Adesso è difficile trovare scusanti. Questa Inter merita di stare dietro la lavagna, non tanto per la prestazione di Lecce, quanto per il modo in cui ha gettato al vento la vittoria e 2 punti preziosissimi, che lanciano il Milan a +3 a pochi giorni dallo scontro diretto. I nerazzurri sprecano tanto, troppo, ma soprattutto confermano di essere caratterialmente in palese difficoltà, persino di fronte a un avversario modesto che per lunghi tratti si è limitato a difendere lo 0-0.
PANDEV SCIALACQUA – Non manca solo Stankovic, Benitez decide di preservare anche Milito e schiera un quartetto offensivo inedito, con Eto’o, Pandev, Coutinho (che inizia largo a sinistra) e Biabiany. L’avvio di gara promette bene, perché i nerazzurri mettono subito sotto i salentini, forse impreparati a soffrire così contro un avversario reso ‘normale’ dalle numerose assenze. Però l’Inter non può rammaricarsi contro la malasorte quando al 12’ Pandev riesce a fallire un gol facile facile a tu per tu con Rosati, bravo a salvare ma aiutato notevolmente dal macedone. L’azione, nata dalla sinistra, conferma che in quella zona la difesa del Lecce non è propriamente preparata: i nerazzurri affondano che è una bellezza, ma poi si perdono in un bicchier d’acqua al momento di concludere.
RITMI TROPPO BASSI – Riordinato il reparto arretrato, De Canio chiede ai suoi di salire e cercare di infastidire gli ospiti, ma al di là di qualche puntata offensiva di Jeda e Di Michele (oltre a un piattone sinistro inguardabile di Rispoli) i padroni di casa si limitano a contenere. Esaurita la sfuriata iniziale, comunque, l’Inter perde ritmo minuto dopo minuto e non riesce più a costruire azioni pericolose, con Santon che barcolla pericolosamente e concede troppo spazio a Olivera. La seconda mezz’ora del primo tempo risulta così di basso livello, complice anche un terreno di gioco estremamente scivoloso. Ma è dalla squadra di Benitez (più volte adirato con i suoi) che, francamente, ci si aspetterebbe qualcosa di più.
TOCCA AL PRINCIPE – Primo tempo da dimenticare, ripresa con Milito prima, Stankovic poi (fuori Pandev e Biabiany). In mezzo, l’intervento ancora decisivo di Rosati su un destro sporco di Eto’o. Il gioco nerazzurro però non decolla e sono troppi i lanci lunghi finiti nelle grinfie dei centrali avversari. Dal 64’ al 69’, però, i nerazzurri creano tre palle gol nitide con Eto’o (punizione deviata e fuori di un soffio), Milito (palo clamoroso) e Stankovic (manca l’aggancio sotto porta). Insomma, si vede finalmente una squadra convinta di potercela fare, e l’illusione aumenta al 76’ quando Eto’o, dopo aver lavorato un pallone magnifico dentro l’area, libera il Principe per il tocco decisivo che vale il tanto sospirato vantaggio oltre che il ritorno al gol dell’argentino.
INSPIEGABILI – Neanche due minuti dopo però il Lecce trova il pareggio su azione d’angolo: Olivera stacca solo soletto (controllato a vista da Santon e Chivu) nel cuore dell’area piccola e fredda Castellazzi. Una rete inspiegabile per una squadra che, alla prima concessione, rimedia un gol banalissimo quanto pesante. Viene da chiedersi dove abbiamo la testa i nerazzurri, incapaci di gestire per più di 120 secondi il risultato positivo. Nel finale Benitez gioca persino la carta Mancini al posto di Obi, tornando al 4-2-3-1, ma la mossa tattica, antidiluviana, non frutta nulla di buono tranne che un colpo di testa appena fuori di Stankovic e una girata di Milito che non ha migliore sorte. Troppo poco per sperare nella terza vittoria esterna consecutiva.
TABELLINO:
LECCE-INTER 1-1
Marcatori: 31′ st Milito, 34′ st Olivera
LECCE: 22 Rosati; 33 Rispoli, 4 Gustavo, 3 Giuliatto, 28 Brivio (37′ st 32 Coppola); 20 Vives, 18 Giacomazzi, 11 Mesbah; 10 Olivera (41′ st 19 Piatti), 17 Di Michele, 27 Jeda (20′ st 15 Ofere).
A disposizione: 81 Benassi, 2 Donati, 5 Sini, 21 Grossmuller.
Allenatore: Luigi De Canio.
INTER: 12 Castellazzi; 39 Santon, 6 Lucio, 2 Cordoba, 26 Chivu; 4 Zanetti, 20 Obi (39′ st 30 Mancini); 88 Biabiany (11′ st 5 Stankovic), 29 Coutinho, 27 Pandev (1′ st 22 Milito); 9 Eto’o.
A disposizione: 21 Orlandoni, 23 Materazzi, 40 Nwankwo, 57 Natalino.
Allenatore: Rafael Benitez.
Arbitro: Paolo Valeri (sez. arbitrale Roma 2)
Note. Ammoniti: 6′ st Brivio, 18′ st Rispoli, 26′ st Gustavo, 35′ st Milito. Tempi di recupero 0-3′
[Fabio Costantino –
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