È partito il nuovo gioco dell’estate: chi sarà il misterioso Mister X, il Big che Moratti dovrà sacrificare sull’altare del Fair Play Finanziario? Le candidature fluttuano di giorno in giorno, è il mercato a fare tendenza, probabilmente non sanno neanche in Corso Vittorio Emanuele se qualcuno partirà e chi potrebbe essere. Massimo Moratti è stato chiaro: un sacrificio bisognerà farlo, nessuno è incedibile (la storia di Ibrahimovic insegna, e non sempre una partenza apparentemente dolorosa comporta un indebolimento della squadra) basta fare la giusta offerta.
Vendere sì, ma alle proprie condizioni: forse il Real pensava che a Milano fosse tempo di saldi anche nel calcio, e ha provato a strappare Maicon a un prezzo di gran lunga inferiore al valore del calciatore, Moratti non si è distaccato dalle richieste iniziali ed ecco che, da qualche giorno, l’interesse si è spostato su Balotelli. Probabilmente, come si diceva, ad aver acceso il mercato di SuperMario sono state le parole del presidente che si è detto disponibile a rispondere al telefono in caso di richieste. Vero, dovendo stare attenti ai bilanci, se l’offerta è quella giusta un giocatore si può sempre sacrificare senza mutare troppo gli equilibri di una squadra, e se si considera che l’Inter ha vinto tutto con Balotelli a metà servizio per motivi disciplinari o scelta tecnica, sembrerebbe davvero uno dei candidati al sacrificio.
Ma proviamo a fare un ragionamento diverso, proviamo a guardare in prospettiva. Magari ora Maicon sembra un tassello insostituibile sulla fascia destra, ma quanti anni di carriera ha ancora avanti rispetto a Balotelli? Tra l’altro, se è vero che è meglio sacrificare chi manifesta segnali di insofferenza (vedi Ibra) è anche vero che Balotelli ha solo 19 anni, nel tempo può solo maturare (Cassano docet) e ha margini di miglioramento tecnici ampissimi. Di sicuro può diventare un titolare inamovibile non solo dell’Inter ma anche della Nazionale di Prandelli. Se si vendesse Balotelli, l’Inter resterebbe con Milito, Eto’o e Pandev titolari più Biabiany in panchina; da decidere i destini dei vari Kerlon, Suazo, Obinna. Insomma, a livello tecnico l’Inter ne perderebbe e dovrebbe poi trovare un sostituto. Si fa il nome di Cavani ma, con tutto il rispetto, non è ancora all’altezza di SuperMario, potrebbe al massimo arrivare per la panchina, e spendere tanto per acquisire un altro calciatore all’altezza di Balotelli non sarebbe saggio se lo si manda via per salvaguardare il bilancio.
Maicon potrebbe essere sostituito sicuramente con un esborso economico minore, senza considerare che si potrebbe anche rivalorizzare Santon a destra e arretrare Zanetti sulla fascia sinistra. Oppure prendere un terzino sinistro. Insomma, le valutazioni post-mercato che si possono fare sono varie ed infinite, difficile dire se l’Inter sarà più forte senza Maicon, senza Balotelli o senza qualcun altro dei suoi big. Ma per concludere, aprendo una piccola parentesi personale, preferirei valorizzare un giovane italiano già in casa piuttosto che andare a cercare l’ennesimo campione internazionale supervalutato.
[Domenico Fabbricini – Fonte: www.fcinternews.it]