Missione compiuta per l’Argentina in occasione dell’esordio Mondiale, nel quale la nazionale del ct Sabella ha superato la Bosnia per 2-1 non senza difficoltà. Male l’albiceleste nella prima frazione nonostante l’iniziale vantaggio arrivato grazie all’autogol di Kolasinac, molto meglio nella ripresa quando Messi ha virtualmente chiuso i giochi al 65′. Nel finale arriva la rete di Ibisevic, ma è troppo tardi per la selezione del ct Susic.
IL PROTAGONISTA – Messi. Era l’uomo più atteso del match e si fa attendere ben 65′. L’ex Pallone d’oro parte col freno a mano tirato, risultando insufficiente e deludente a fine primo tempo. Il riscatto arriva nel corso della ripresa, dopo aver fallito una punizione dal limite che spinge i tifosi del Maracanà a fischiarlo: dopo pochi secondi arriva il suo classico cambio di passo, che gli permette di arrivare al limite dell’area avversaria e battere Begovic con una precisa conclusione all’angolino.
LA MOSSA VINCENTE – Il cambio tattico di Sabella all’intervallo. Funziona il 4-3-1-2 proposto nella ripresa, dopo il deludente 3-5-2 del primo tempo. Il ct dell’Argentina cambia tutto lasciando Campagnaro e Maxi Rodriguez negli spogliatoi in vista della seconda frazione, in modo tale da schierare i più utili Gago e Higuain. Il selezionatore dovrà dunque valutare il miglior schieramento in vista della seconda gara del girone.
POTEVA FARE MEGLIO – Aguero. Rimandata la prestazione dell’attaccante del Manchester City, poche volte nel vivo del gioco albiceleste. Male come tutta la sua squadra nei primi 45′, ha qualche occasione da rete nella ripresa ma la mira non è quella dei giorni migliori. Prestazione insufficiente per il calciatore classe ’87.
LEGGI: Mondiali 2014, Argentina-Bosnia Erzegovina 2-1: il tabellino
[Marco Frattino – Fonte: www.tuttomercatoweb.com]