La Costa D’Avorio risponde alla Colombia nel Gruppo C. Con un successo decisamente più sofferto rispetto a quello dei cafeteros, la squadra di Lamouchi raggiunge i sudamericani in vetta al raggruppamento e doma un Giappone che ha messo in mostra una migliore organizzazione di squadra. A fare la differenza le migliori individualità della compagine africana e, soprattutto, la possibilità per la Costa d’Avorio di disporre di un campione come Didier Drogba. All’ex Chelsea è bastata mezz’ora per decidere la partita.
IL PROTAGONISTA – Impossibile non fare il nome di Drogba. Lamouchi lo manda nella mischia al 62′ e in quattro minuti rovescia la partita come un calzino. Oscuri i motivi per cui non è stato impiegato dall’inizio, questa Costa d’Avorio proprio non può fare a meno del suo calciatore più forte.
LA MOSSA VINCENTE – Due centravanti e due esterni offensivi. Con l’ingresso di Drogba, il ct Lamouchi ha cambiato modulo e schierato un attacco decisamente più letale che ha mandato in tilt il Giappone. I difensori nipponici, infatti, sono stati costretti ad allargarsi e sono stati puniti sulle palle alte dalla maggiore prestanza fisica degli avanti ivoriani.
POTEVA FARE MEGLIO – Da ‘Chi l’ha visto’ la prestazione di Shinji Kagawa, trequartista del Manchester United che – almeno sulla carta – dovrebbe essere uno dei punti di forza del Giappone di Alberto Zaccheroni. Quasi mai nel vivo del gioco, si nasconde troppo per la gioia della difesa ivoriana che può occuparsi esclusivamente dei suoi compagni di reparto.
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[Raimondo De Magistris – Fonte: www.tuttomercatoweb.com]