IL PROTAGONISTA – Il giocatore che non ti aspetti, Sergio Germán Romero. Il portiere classe ’87 in questo mondiale non ha mai dato l’impressione di essere sicurissimo nelle precedenti uscite ed invece è lui a trascinare l’Argentina in finale ipnotizzando Vlaar e Sneijder dal dischetto.
LA MOSSA VINCENTE – Considerando il risultato finale, con l’Argentina che la spunta ai calci di rigore, a posteriori si può dire che viene premiata la pazienza della selezione di Sabella. L’Argentina quando spinge non si scopre ed a tratti con umiltà si difende con gran parte degli effettivi dietro la palla.
POTEVA FAR MEGLIO – In una semifinale così tirata, decisa ai calci di rigore, è pressoché impossibile indicare giocatori che hanno deluso. Non è difficile però sottolineare che entrambe le squadre potevano affrontare l’ultima parte di gara con maggiore coraggio e non rassegnarsi ai rigori.
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[Antonio Gaito – Fonte: www.tuttomercatoweb.com]