FORTALEZA – Messico ko, ma che fatica! L’Olanda riesce solo nel finale ad avere la meglio sulla nazionale allenata da Miguer Herrera, capace di sfiorare l’approdo ai quarti di finale che sarebbe coinciso col miglior risultato del Tricolor in un Mondiale. Soffre più del previsto la selezione orange, sotto al 48′ con una conclusione da 25 metri di dos Santos. L’Olanda spinge e la ‘remuntada’ arriva nel finale: Ochoa sembra imbattibile ma i più esperti a disposizione di van Gaal riescono a trascinare gli orange ai quarti di finale. Tra l’87’ e il 90′ accade di tutto, il ct olandese ringrazia i reduci dalla finale persa quattro anni fa e prosegue la sua corsa verso la Coppa del Mondo.
I PROTAGONISTI – Sneijder e Robben. É la vecchia guardia olandese a capovolgere l’inerzia del match contro il Messico: l’ex Inter batte Ochoa con un potente destro dall’interno dell’area, pochi minuti dopo ci pensa il calciatore del Bayern Monaco a guadagnarsi il rigore trasformato da Huntelaar.
LA MOSSA VINCENTE – L’ingresso in campo di Huntelaar. Il destino ha scelto l’ex milanista per completare la remuntada orange: prende il posto dello spento van Persie ma si fa vedere poco in fase offensiva nei suoi pochi minuti in campo, ma è lui a siglare il penalty conquistato da Robben che proietta l’Olanda ai quarti di finale.
POTEVA FARE MEGLIO – Van Persie. É il più in ombra del reparto avanzato orange. Robben e Sneijder provano a rimettere in piedi la partita, l’attaccante del Manchester United risulta invece prevedibile per la difesa messicana. Il ct van Gaal lo richiama in panchina al 75′ per giocarsi la carta Huntelaar.
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[Marco Frattino – Fonte: www.tuttomercatoweb.com]