Anche questi Mondiali di Canottaggio, seppur non ai livelli degli ultimi anni, si sono dimostrati particolarmente benigni all’Italremo, che a suon di vogate gloriose ha inscenato una Signora manifestazione, attestandosi ancora una volta su quote di tutto rispetto, laddove si respira un’aria salubre e ci si illumina dei raggi della celebrità. L’Oro, l’unico di questa kermesse, è arrivato a sorpresa da Marcello Miani, autore di una gara superba in tutto e per tutto, scongiurando l’uscita da questa rassegna iridata senza portare a casa un Oro. Il che non avrebbe reso giustizia ad un movimento che da decenni a questa parte è lauto di soddisfazioni per il nostro tricolore, in primis grazie all’impegno della Federazione che all’ombra dei media (che snobbano sistematicamente il canottaggio) profonde sforzi significativi per garantire agli atleti la meritata gloria.
Ma ecco il commento a caldo del neo Campione iridato del Singolo p.l: “Oggi mi sentivo molto bene, ho razionalizzato l’uso delle mie energie e, poco dopo metà gara, ho lanciato l’allungo decisivo: a 500 metri dal traguardo ho capito che non mi avrebbero più preso. Dedico questo titolo mondiale a mio papà Luciano, a tutta la mia famiglia e alla mia ragazza Irene che ha sopportato questo lungo viaggio per seguirmi”.
A completare il trionfo azzurro vi hanno pensato: il Quattro di coppia (Raineri, Stefanini, Venier, Agamennoni), Due di coppia p.l. (Luini, Bertini), Due Con (Frattini, Perino), tutti Argento, ed i Bronzi dell’Otto p.l. e di Laura Milani nel Singolo p.l. d., per un totale di 1 ORO, 3 ARGENTI E 2 BRONZI.