Il Coronavirus indirettamente ha creato nei calendari del calcio un subbuglio imponente. La moltiplicazione di partite, manifestazioni e impegni ha prodotto sia per quanto riguarda le competizioni nazionali sia per quelle internazionali un sovraccarico enorme.
Capire eventuali spostamenti o date del mondiale 2022 ad oggi appare difficile ma la certezza del suo avvento è da ritenersi obbligato. Gli organizzatori, ben consci che uno spostamento o peggio un annullamento sia letale, rimangono fedeli alle date originarie dal 21 novembre al 18 dicembre 2022.
Se già la particolarità di un mondiale invernale aveva portato molti campionati a rimodulare l’anno 2022-2023 il pericolo Coronavirus lo rende sempre più un gioco ad incastri dove nessun altro stop potrà essere gestito pena l’annullamento di una manifestazione che fu fermata solo dalle guerre mondiali.
Si necessita dunque di una specifica, dove Nation League, Europei 2020 (ora 2021) e Mondiali dovranno calzare a pennello. La prima manifestazione da analizzare è la Nations League; la competizione, posticipata, è stata divisa in due fasi, la prima verrà disputata in autunno 2020 e la fase finale a marzo 2022. Ciò è stato possibile solo con una compressione del campionato con una frequenza di partite ogni 2-3 giorni che culmineranno a ridosso dei mondiali.
In mezzo ai gironi della prima fase della Nations League e l’Europeo a giugno 2021 ci saranno le qualificazioni per i Mondiali: il sorteggio, che verrà effettuato il 29 settembre 2020 a Zurigo, non solo definirà i gironi ma determinerà anche le date che irrimediabilmente viaggeranno in parallelo con la Nations League; le 55 nazionali europee saranno divise in 10 raggruppamenti: 5 gruppi da 5 nazionali (nei quali le 4 finaliste di Nations League) e 5 gruppi da 6 nazionali.
A terminare l’incrocio arriveranno, come detto, a Giugno 2021 Europei, che dureranno fino a luglio (11 giugno-11 luglio). Il 2022 sarà contraddistinto dalla seconda fase della Nation League a marzo e dai play off per i mondiali. A fare le spese di questo incrocio saranno due eventi: il primo il Mondiale per club irrimediabilmente annullato e posticipato a dopo i mondiali e l’Europeo U21 che verrà recuperato nel 2023.
Come si può vedere, il nuovo calendario proposto è una maratona calcistica che porterà ad un sacrificio dei campionati di calcio nazionali, i quali si vedranno interruzioni sempre più frequenti, con uno sforzo da parte dei calciatori enorme.
Si è calcolato che le partite in 28 mesi saranno ben 42 con una media di 1,5 partite al mese, media altissima se parliamo di nazionali. La missione, dunque rimane quella dei mondiali 2022 dove la parola soppressione non è neanche presa in considerazione, date le cifre spese e per il fatto che gran parte delle infrastrutture sarebbero pronte. Si può dire che questo mondiale sia un “Die Hard” dove né i diritti umani né la pandemia sono riusciti ad ucciderlo.
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