Dove si sistemerà Antonio Conte? Da parte della società c’è la volontà di mettere a disposizione quello che è possibile, anche io per la gara precedente ho chiesto degli sky-box e non mi sono stati dati, quindi mi dispiacerebbe (ride ndi) se avesse un trattamento diverso.
Sarà il campionato a dire dove potremo arrivare, l’avvio è stato molto incoraggiante. Il nostro obiettivo deve essere quello di continuare a lavorare in questo modo, il gruppo è sano e lavora con sacrificio, dobbiamo cercare di crescere partita per partita.
Toni? Abbiamo la possibilità di valutarlo, sta crescendo anche fisicamente, le scelte saranno fatte non certo in base alla carta d’identità. Lui è perfetto per il nostro modo di giocare. Fernandez? Per caratteristiche, in un certo contesto, può giocare come interno o esterno.
Le indicazioni via telefono? Un giocatore ha bisogno della vicinanza del proprio tecnico. Talvolta può essere stimolante per un giocatore, può dare qualcosa in più perché manca il punto di riferimento.
Non faccio tabelle, la gara di Parma è quella più importante perché è quella imminente. Il Parma ha fatto un campionato eccellente nella scorsa stagione, hanno cambiato qualcosa in attacco ma è una squadra molto ordinata, hanno ripartenze molto veloci. Per come giochiamo noi è una squadra molto pericolosa. Donadoni mi piace molto perché è equilibrato, poi sul campo non lo giudico, non sta a me farlo.
Abbiamo una rosa vasta ed omogenea, non penso al turnover. Le scarpe rosse? Non è scaramanzia… I minuti nelle gambe di Toni? Sta crescendo, ma non è opportuno quantificare il minutaggio.
El Hamdaoui? Ci sono i convocati, per cui non parlo del suo recupero o meno. Mati Fernandez interno di centrocampo? Lui può giocare in quel ruolo a mio parere. Siamo all’inizio, il miglior allenamento per un giocatore è la partita. Stanca più una trasferta serale piuttosto che la partita stessa, ora non ci sono giocatori stanchi.
Savic si è allenato poco ma è un giocatore di livello internazionale, tra i tre reparti quello della difesa mi piace cambiarlo poco, questo però non significa che giocheranno sempre gli stessi. Dalle gare ti devi aspettare qualsiasi cosa, noi dobbiamo preparare le gare pensando anche agli altri…
Domani la maglia viola compie 83 anni, quanto mi è entrato dentro questo colore? A me non piace guadagnarmi le simpatie con certe esternazioni, a Firenze però mi trovo benissimo, così come la mia famiglia. Nell’ambiente si è creato simpatia spontanea e condivisione, voglio continuare ad avere questo feeling con Firenze”.
[Niccolò Gramigni – Fonte: www.violanews.com]
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