Vigilia di Udinese-Fiorentina di Coppa Italia, le parole del tecnico viola Vincenzo Montella: “Il turnover in Coppa Italia? La classifica in campionato è corta, può succedere qualsiasi cosa, spero che il campionato sia incerto fino alla fine. Teniamo molto alla Coppa Italia, quasi sempre la finalista ha un posto sicuro in Europa. Giocherà una squadra pronta, considerando il momento ma non lo chiamerei turnover.
Non vedo una Fiorentina stanca, nemmeno dal punto di vista psicologico, a volte ci sono 3 partite in una settimana ma questo vale per tutti. La Fiorentina è in grado di poter fare tre partite settimanali.
L’Udinese è attenta tatticamente, negli ultimi incontri ha giocato bene, meglio rispetto all’inizio: hanno giocatori forti, è una squadra molto temibile, abbiamo sofferto un po’ di stuazioni nella prima giornata di campionato, loro hanno abilità di lettura oltre ad avere Di Natale.
Viviano? Penso di sapere chi giocherà domani, ma non mi va di dirlo. Devo parlare stasera con Guerini, vediamo cosa mi dice lui (ride ndr). Mi auguro che la Fiorentina faccia vincere qualcosa a me, andiamo un passo alla volta, non parliamo di Champions.
Jovetic ha detto qualcosa di onesto, è un ragazzo ambizioso, ha lasciato la porta aperta né tantomeno ha voluto dimostrare di non essere contento in caso di permanenza a Firenze. Per andare via, c’è bisogno di qualcuno che ti prenda. Olivera, Cassani, El Hamdaoui: partite decisive per loro? Assolutamente no, dobbiamo capire anche le aspettative dei singoli rispetto alle possibilità di giocare, siamo contenti di averli perché hanno qualità e si allenano con grande professionalità, non c’è nessuna scelta già fatta.
Seferovic? L’ho saputo ieri sera, voglio sentire la sua versione, a volte si esagera nel comunicare la notizia, mi piacerebbe conoscere l’orario esatto di ritorno. Ci può stare che un ragazzo di 20 anni faccia tardi la notte dopo una partita, ma non quando hai un’altra gara dopo tre giorni, dove magari poteva giocare. Un conto sono le 4 di notte, un conto le 1. Guidolin? I giocatori con lui hanno sempre avuto una crescita tattica notevole, l’ho avuto quando ero giovanissimo e qualcosa mi ricordo di lui. Ljajic è pronto per partire titolare? Sta bene ma non benissimo. Per non avere cambi obbligati, devo fare delle scelte”.
[Niccolò Gramigni – Fonte: www.violanews.com]