Stavolta Montella e Stramaccioni arrivano all’appuntamento accompagnati da molto meno entusiasmo. A Firenze regna il timore che il giocattolo si sia, se non rotto, decisamente inceppato e il coro unanime di complimenti per il coach gigliato si è diramato in tante voci più o meno critiche sulla gestione del match con la Juve e sulla sua inflessibilità tattica. In casa nerazzurra i sogni scudetto, che presero slancio proprio dal match d’andata per alcune settimane fino al successo allo Juventus Stadium, sono appassiti ormai da tempo e l’inizio 2013 è stato solo poco migliore della banda viola, almeno fino alla vittoria di domenica sul Chievo. Il vantaggio è però sempre dell’Inter, stavolta di +4 sulla Fiorentina che, dunque, si gioca un vero e proprio spareggio per l’Europa. Chissà quanta voglia avrà Montella di prendersi una bella rivincita, prima di tutto nel punteggio ma forse anche nella sfida “a scacchi” con Stramaccioni, uno decisamente più incline ad adattarsi al gioco altrui. Cambiare assetto, o uomini, o anche soltanto alcune posizioni per sorprendere l’avversario e ritrovare imprevedibilità. La Fiorentina finora non l’ha mai fatto, in nome di un’identità che ha dato però l’impressione di sfociare in presunzione, trasformandosi nella gara peggiore del campionato. Da archiviare subito per ripartire, magari proprio come dopo il match di San Siro, quando Pasqual e compagni infilarono la striscia più bella di risultati, con 6 vittorie ed 1 pareggio in 7 partite.
[Simone Bargellini – Fonte: www.violanews.com]
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