Conferenza stampa particolarmente quella di ieri al Franchi con Riccardo Montolivo che si è presentato in un momento di grande difficoltà per la Fiorentina. Queste le parole del capitano viola, che comincia parlando del la sua situazione: “Della caviglia sto meglio anche se non sono ancora al 100%. Sto facendo di tutto per rientrare in gruppo ed essere convocabile per sabato, oggi ho fatto lavoro di corsa. E’ una decisione delicata perchè bisogna valutare il rischio, sono comunque ottimista ma valuteremo nei prossimi giorni.
Lo spogliatoio? Paura non c’è. Dopo la gara di domenica a fine gara è subentrata delusione e rammarico però già da lunedì la squadra è ripartita alla grande pensando già alla partita di sabato che per noi è molto importante.
Quarto o quinto posto? Le potenzialità di questa squadra sono quelle ma in questo momento non è così, abbiamo tanti infortuni e dobbiamo renderci conto di questo e giocare con la mentalità di arrivare subito a 40 punti. Coscienti del fatto che siamo ultimi in classifica ma consapevoli delle nostre qualità.
Per uscire da questo momento ci appigliamo a noi stessi, con l’allenatore e la società. Faccio un appello anche ai nostri tifosi, anche se non ci hanno mai fatto mancare l’affetto, in questo momento c’è bisogno di remare tutti dalla stessa parte.
Crisi da marzo? Sono due momenti distinti: l’anno scorso il finale di stagione è stato condizionato dalla botta dell’eliminazione dalla Champions League. Adesso la situazione è diversa, ci vuole tempo per adattarsi al nuovo allenatore e alla nuova mentalità. In più ci sono stati tutti gli infortuni che non ci hanno permesso di lavorare bene. Ma questo non deve diventare un alibi. Col Palermo è stata la gara in cui abbiamo sofferto di più.
Problemi di allenamento? Non penso dipendano da questo gli infortuni e anzi i preparatori sono stati in contatto con quelli passati.
Il saluto ai tifosi? Mi spiace che a Genova non siano stati salutati, non succederà più.
L’allenatore? Con lui c’è feeling, c’è sempre stato vicino nonostante le sconfitte. Siamo tutti con lui e credo che sia il meno responsabile di questa situazione. Il problema principale sono stati gli infortuni e l’impossibilità a giocare insieme con continuità. Nonostante questo all’intervallo di domenica eravamo nella parte sinistra della partita.
Il Bari? E’ una squadra pericolosa, sarà una partita delicata per tutti e due ma vogliamo uscire vincitori.
Mutu? Penso che questi ultimi giorni siano stati i più difficili perchè non passano mai. Ha tanta voglia, si sta allenando il doppio degli altri per farsi trovare pronto. Sarà un valore aggiunto per noi ma non dobbiamo considerarlo il salvatore della patria.
Caricarmi la squadra sulle spalle? Me la sento, voglio prendermi questa responsabilità e dare l’esempio: scendere in campo con la grinta e dare sempre di più, solo con l’esempio si può diventare un leader.
Casiraghi? Mi dispiace per come è andata a finire, credo sia un allenatore capace e gli faccio l’in bocca al lupo.
[Simone Bargellini – Fonte: www.violanews.com]