Lezione di calciomercato numero uno. Come si sceglie un allenatore. E’ la base, deve essere solida ed indiscutibile, affinchè la squadra possa davvero trarre giovamento da quella che sarà la scelta definitiva. Argomento dato per scontato, ma che gli avvenimenti degli ultimi giorni hanno prepotentemente rimesso in discussione, specie in virtù dell’inusuale (ma non è una novità) maniera di agire scelta da Massimo Moratti. Il presidente dell’Inter ha fatto una cosa che mai nessuno aveva fatto in precedenza, contattando almeno cinque allenatori dai profili totalmente differenti l’uno dall’altro. Contravvenendo così, alla regola non scritta ma fondamentale quando si effettua una scelta tanto importante: decidere la guida tecnica in base alle caratteristiche della squadra che si ha a disposizione. Bielsa è totalmente diverso da Villas Boas, agli antipodi da Mihajlovic; così come diversi sono Capello e Gian Piero Gasperini, l’uomo che sembra averla avuta vinta in questa folle volata.
Attenzione però, perchè la seconda (o sesta?) scelta, potrebbe essere quella migliore di tutte. Infatti Gasperini ha il profilo giusto, purchè venga fatto lavorare come le sue qualità gli consentono, per costruire qualcosa di importante in nerazzurro. E’ un tecnico preparatissimo tatticamente, ed abile anche a gestire il materiale umano a propria disposizione. I dubbi riguardanti lo schieramento arretrato non hanno senso, specie se come sembra, l’Inter dovesse puntare su Mimmo Criscito, perfetto meccanismo in uno schieramento in grado di alternare il numero di componenti impegnati nella fase difensiva. La sua capacità di scalare o avanzare potrebbe fare la differenza in tal senso. Nella malagestio degli ultimi giorni, i nerazzurri potrebbero essere stati fortunati, la scelta è migliore rispetto anche ai tanto reclamizzati “big”. Sempre che non ci tocchi assistere ad altri colpi di scena.
Capitolo Juventus: l’aumento di capitale, per quanto ingente, potrebbe non bastare per la costruzione di una squadra all’altezza. E’ neccessario riuscire a vendere, e bene, i pacchi giunti nella scorsa sessione di mercato. Motta, per esempio, è stato riscattato con la ferma intenzione di essere rivenduto. Pepe quasi. Certe volte, quando si perde, è meglio accontentarsi di limitare i danni. Aguero, tra l’altro, migliora la classifica ma non è il giocatore in grado di garantire un effettivo salto di qualità. Chi possiede i requisiti giusti per aprire una vera e propria egemonia, è invece il Milan. I rossoneri stanno lavorando alla grande, hanno acquistato il più promettente talento della serie B con El Shaarawy, e poossiedono una dirigenza di qualità immensamente superiore rispetto alle contendenti. L’impressione è che per un paio di stagioni, lo scudetto sia già assegnato.
[Luciano Moggi – Fonte: www.tuttomercatoweb.com]
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