Morte Paolo Rossi, i messaggi di cordoglio sui social

Campione del Mondo nel 1982, capocannoniere di quell’edizione, Pallone d’oro. Un atleta indimenticabile che oggi il mondo dello sport e non solo ricorda con affetto

ROMA – Una notizia sconvolegente é arrivata nella notte. A soli 64 anni, stroncato da un male incurabile, se n’é andato Paolo Rossi, Campione del Mondo e capocannoniere del torno nel 1982. A dare l’annuncio é stata la moglie, Federica Cappelletti, sposata nel 2010, che su Facebook ha scritto prima “Per sempre” accompagnato da un cuore e poi “Non ci sarà mai nessuno come te, unico, speciale, dopo te il niente assoluto…”.

Poco dopo il giornalista Enrico Varriale ha twittato : “Una notizia tristissima: ci ha lasciato Paolo Rossi. Indimenticabile Pablito, che ci ha fatto innamorare tutti in quell’Estate del ’82 e che è stato prezioso e competente compagno di lavoro in RAI, negli ultimi anni. R.i.p. caro Paolo“. Con questo tweet il giornalista Enrico Varriale ha annunciato la scomparsa dello storico attaccante, che ai Mondiali svolti in Spagna tanto aveva fatto sognare gli italiani.

Nato a Prato il 23 settembre del 1956, soprannominato Pablito, era entrato nel cuore di tutti per i suoi gol al Mondiale 1982 dove, oltre a vincerlo, si aggiudicò anche il titolo di capocannoniere. Nello stesso anno vinse anche il Pallone d’oro, terzo italiano ad aggiudicarselo. Insieme a Roberto Baggio e Christian Vieri detiene il record italiano di marcature nei Mondiali a quota 9 gol, ed è stato il primo giocatore (eguagliato dal solo Ronaldo) ad aver vinto nello stesso anno il Mondiale, il titolo di capocannoniere di quest’ultima competizione e il Pallone d’oro. In carriera ha vestito la maglia di Juventus, Como,Vicenza, Perugia, Milan e Verona, collezionando complessivamente 251 presenze e ralizzando la bellezza di 101 gol. Appese le scarpette al chiodo é stato un dirigente sportivo del L.R. Vicenza e, ultimamente, opinionista dalle Rai.

Per tutti sarà sempre “Pablito”.

I messaggi di cordoglio

Intanto stanno arrivando da tutta Italia messaggi di cordoglio per la prematura scomparsa del campione. La Lega di Serie A lo ha ricordato con una sua foto in azione nel mondiale dell’82 accompagnata dalla didascalia “Indimenticabile eroe del Mundial 1982”

L.R. Vicenza: “A volte semplicemente non esistono parole per esprimere il dolore che tutti noi stiamo provando. Ciao Paolo“

Sampdoria: “Il presidente Massimo Ferrero e tutta l’U.C. Sampdoria esprimono il proprio cordoglio per la scomparsa di Paolo Rossi, indimenticato campione del mondo con l’Italia e Pallone d’Oro 1982. Pablito, come era stato effettuosamente ribattezzato dopo la vincente spedizione degli Azzurri in Spagna, ha vestito – tra le altre – le maglie di Lanerossi Vicenza, Perugia, Juventus, Milan e Hellas Verona. Alla famiglia Rossi le più sentite condoglianze da parte della società”.

Milan:  “Ti abbiamo ammirato in maglia azzurra, ti abbiamo abbracciato in maglia rossonera, il nostro ricordo per sempre al fianco del tuo dolce sorriso, ciao Pablito“.

Lazio: “La SSLazio esprime profondo cordoglio per la scomparsa di Paolo Rossi e si unisce al dolore della famiglia”.

Napoli: “Il Presidente Aurelio De Laurentiis, l’allenatore Gennaro Gattuso e tutta la SSC Napoli, si uniscono al dolore della famiglia Rossi per la scomparsa del caro Paolo, grande campione e simbolo della Nazionale nel Mondiale del 1982”.

Lo ammetto… piango. Facevi parte del gruppo di ‘Amici Veri’. È il ricordo di Zbigniew Boniek, suo compagno di squadra con la maglia della Juventus.

Luigi Di Maio: “Simbolo dell’Italia campione del mondo del 1982, in grado di battere avversari blasonati come il Brasile di Zico, l’Argentina di Maradona, la Germania di Rummenigge. Paolo Rossi ha emozionato e fatto battere i cuori di milioni di italiani con i suoi gol. Addio campione”.

Vincenzo Spadafora, Ministro dello sport: “Ero piccolo ma i mondiali in Spagna del 1982 li ricordo. Ricordo l’esplosione di gioia, le urla, la festa. Da allora nacque il mito di Pablito, perché a portarci sul tetto del mondo fu proprio lui: Paolo Rossi. Una figura leggendaria dello sport internazionale. Campione del mondo e pallone d’oro nello stesso anno. I suoi goal hanno fatto esultare di gioia generazioni di Italiani, che non lo dimenticheranno”.

Addio Paolo, in quel 1982 ci hai regalato un sogno. Riposa in pace”, ha scritto su Facebook il Governatore della Lombardia Attilio Fontana.

Luca Zaia, Governatore del Veneto: “Ciao grande campione. Riposa in pace”.

Giuseppe Conte: “Nell’estate del 1982 con i suoi gol ha regalato un sogno a intere generazioni. È stato il simbolo di una Nazionale e di un’Italia, unita e tenace, capace di battere avversari di enorme caratura. Addio a Paolo Rossi, indimenticabile campione. L’Italia ti ricorderà con affetto”

Inter:Quanto dura un attimo? L’11 luglio 1982 molti di noi non c’erano ancora, eppure tutti sanno che quel giorno, al Santiago Bernabeu, si verificò un miracolo – laico – tutto italiano. Azzurro di gloria, in lingua spagnola: Mundial, per noi, vuol dire una sola cosa, cioè 1982. Campioni del Mondo “E poi Pablito, come lo ribattezzò Enzo Bearzot. Per tutti: interisti, milanisti, juventini. Paolo Rossi, l’uomo che annientò la Seleçao di Zico, Socrates e Falcao. La tripletta al Sarrià, Italia-Brasile 3-2. E poi Italia-Polonia, altri due gol. Infine Italia-Germania, il suo sigillo ad aprire, quello di Spillo a chiudere. La voce di Nando Martellini a scandire: Campioni del Mondo, Campioni del Mondo, Campioni del Mondo. “L’11 luglio è il compleanno di tutti gli italiani”, diceva sempre Pablito. Il Pallone d’Oro, terzo italiano dopo Sivori e Rivera a conquistarlo, giusto premio a un’impresa unica e irripetibile nella storia”.

In aggiornamento

Marina Denegri
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Marina Denegri

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