E’ morto Pelé, Campione in campo e nella vita: aveva 82 anni

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lutto luce

Pelé ha giocato a calcio per ventidue anni e durante quel periodo ha promosso l’amicizia e la fraternità mondiali più di qualunque ambasciatore”

RIO DE JANEIRO – Il mondo del calcio, e non solo, é in lutto per la scomparsa, dopo una lunghissima malattia, di “O Rei” Pelé. L’unico giocatore ad avere vinto tre campionati del mondo per nazioni, nel 1958, 1962 e 1970. Calciatore completo, capace di coniugare tecnica e abilità atletiche, intelligenza e velocità, precisione nei passaggi e senso del gol, é il detentore del record di reti realizzate in carriera: 1281 in 1363 partite giocate. Colui che in gare ufficiali ha siglato 757 reti in 816 incontri disputati, con una media realizzativa pari a 0,93 gol a gara.

Pelé, pseudonimo di Edson Arantes do Nascimento, aveva compiuto ottantadue anni lo scorso 23 ottobre. Nella sua carriera ha indossato soltanto la maglia di due squadre di club: Santos e Cosmos New York. Ha conquistato 10 campionati dello stato di San Paolo, quattro Tornei Rio-San Paolo, 6 campionati brasiliani, 5 Taça Brasil, 2 edizioni della Copa Libertadores, 2 edizioni della Coppa Intercontinentale, la prima edizione  della Supercoppa dei Campioni Intercontinentali e un Campionato NASL con i New York Cosmos negli Usa.

É stato il Calciatore del Secolo per la FIFA, per il Comitato Olimpico Internazionale e per l’International Federation of Football History & Statistics (IFFHS) nonché Pallone d’oro FIFA del secolo. É stato l’unico calciatore al mondo a ricevere il Pallone d’oro FIFA onorario.

Ha fatto parte della National Soccer Hall of Fame ed è stato inserito dal settimanale statunitense Time nel “TIME 100 Heroes & Icons” del XX secolo. È stato dichiarato “Tesoro nazionale” e “Patrimonio storico-sportivo dell’umanità”.

Una carriera, quindi, costellata di vittorie e riconoscimenti ma vogliamo ricordarlo citando le parole pronunciate  dopo il suo ritiro da J.B. Pinheiro, ambasciatore brasiliano presso l’ONU: “Pelé ha giocato a calcio per ventidue anni e durante quel periodo ha promosso l’amicizia e la fraternità mondiali più di qualunque ambasciatore”.