FORMELLO – “Non mollate mai, a Roma solo noi, avanti Lazio”. Il momento è topico, l’Europa che conta è lì ad un passo, una “finale” tira l’altra. Non inganni la quiete di Formello (oggi allenamento defaticante post-amichevole e calci di punizione), la febbre dei sostenitori biancocelesti sale, si percepisce anche dallo striscione affisso sulla recinzione che separa il centro sportivo dalla strada.
Squadra e tifosi hanno stretto un patto Champions e malgrado il passo falso di Cagliari non hanno nessuna intenzione di fare marcia indietro. E’ vietato leccarsi le ferite, è scoccato il momento di allungare il passo e di lanciare definitivamente la volata verso l’obiettivo più ambito. Proseguire la striscia positiva casalinga (3 vittorie ed 1 pareggio dopo la sconfitta del 9 gennaio con il Lecce) non significherebbe soltanto consolidare la leadership nella speciale graduatoria (30 punti tra le mura amiche come l’Inter), ma vorrebbe dire lanciare l’ennesimo segnale al campionato e soprattutto alla concorrenza dell’Udinese, attesa da 4 turni tutto sommato favorevoli (Bari, Cagliari, Catania e Lecce). “Dipende solo da noi”, è il motto gagliardo di una settimana che, però, sul fronte dell’infermeria ha tolto qualche certezza al tecnico goriziano.
REJA IN ANSIA PER DIAS, CON IL PALERMO LA TERZA DI STENDARDO – Dopo Rocchi (possibile disponibilità per il derby), Mauri e Brocchi (lesione di primo grado, a rischio stracittadina) Reja ha perso in rapida sequenza anche Andrè Dias e Diakitè. E’ successo tutto nella giornata di ieri. In pochi istanti, Reja ha perso due dei suoi 4 centrali difensivi, proprio alla vigilia dell’ultimo sprint, quello in cui si augurava di essere assistito dalla buona sorte. Se il francese (frattura da stress) tornerà a calcare i campi di allenamento solo tra un mese e mezzo circa, maggiori speranze sono concentrate sul brasiliano che domani, mentre i suoi compagni affileranno le armi in vista della gara con i rosanero, effettuerà una risonanza magnetica decisiva.
Se il referto dovesse parlare esplicitamente di lesione muscolare all’adduttore, oltre all’impegno di domenica sarebbe costretto a disertare certamente anche il derby del 13 marzo. Reja incrocia le dita e nel frattempo si affiderà per la terza volta dal primo minuto a Stendardo. Il centrale partenopeo, che fino ad oggi ha collezionato appena 289’, rappresenta la soluzione più logica, quella che permetterebbe minori accorgimenti, rispetto ad un eventuale accentramento di Radu con il conseguente inserimento di Scaloni a sinistra. Sarà Willy ad affiancare Biava con la speranza che il precedente negativo del match con il Lecce venga cancellato. Il romeno e Lichtsteiner saranno i terzini. Oggi lo svizzero si è limitato ad un lavoro di scarico a parte, ma l’infiammazione al piede sinistro non desta nessuna preoccupazione.
SI RIVEDE MAURI, MARTEDI SCATTA L’OPERAZIONE DERBY – A proposito di infortunati, un capitolo a parte merita Stefano Mauri. “Tutto risolto, martedì tornerà in gruppo e con il Palermo ci sarà”, tuonava sul finire della scorsa settimana il suo entourage, annunciando tra l’altro il pronto rientro a Roma dal ritiro specializzato di Cesenatico. Ad distanza di una settimana dal fiducioso annuncio, il brianzolo si è finalmente rimaterializzato a Formello. Dopo 10 giorni di doppie sedute fisioterapiche, il principio di pubalgia, che lo costringerà a saltare anche l’impegno di domenica, dovrebbe essere (il condizionale è d’obbligo) finalmente in via di smaltimento. Oggi si è limitato ad un lavoro differenziato in compagnia del preparatore Bianchini, il suo rientro in gruppo dovrebbe avvenire direttamente nella giornata di martedì. Da lì avrà poco meno di una settimana per convincere staff sanitario e Reja a rilanciarlo dal primo minuto proprio nel derby Champions con la Roma.
IL SORRISO TORNA PENSANDO A MUSLERA, DOMANI L’ULTIMO TEST – Fin qui solo apprensioni. Ma a regalare un sorriso a Reja è il recupero, pressoché completato di Fernando Muslera. Un rientro lampo e per molti inaspettato, se si pensa all’entità dell’infortunio accusato 12 giorni fa prima di Lazio-Bari. Non solo distorsione alla caviglia, ma soprattutto distrazione del legamento corrispondente. In prima battuta si era temuto anche l’assenza nel derby: “Il 13 marzo non mancherò, anzi voglio esserci già con il Palermo”. Alla promessa ha fatto seguire i fatti: ieri ha saltato in via precauzionale l’amichevole con gli Allievi Nazionali, ma è da mercoledì pomeriggio che svolge il regolare allenamento in compagnia del preparatore dei portieri Grigioni. Tre giorni di lavoro che fino ad oggi non hanno comportato reazioni negative all’articolazione. La rifinitura che andrà in scena domani rappresenta a questo punto l’ultimo ostacolo da superare, dopo il quale l’estremo difensore uruguagio potrà tornare ad indossare i guanti da titolare. Proprio contro la squadra contro cui probabilmente all’andata ha sfoderato la sua migliore prestazione stagionale. Nella ripresa si esaltò sui tentativi di Pinilla e Pastore, trasformando in oro colato la gemma di Dias nel primo tempo.
CON ZARATE SARA’ LAZIO SPREGIUDICATA – Nella giornata odierna non sono da segnalare ulteriori indicazioni sul fronte formazione. Non servivano. Reja ha fatto la sua scelta ormai da giorni: contro il Palermo vuole che la Lazio si liberi dalle catene che di tanto in tanto ne frenano la sua scalata verso l’Europa. E per farlo, non si limiterà a puntare sulla voglia di riscatto di Zàrate (l’ultima da titolare un mese fa), ma scioglierà le briglie delle sue corsie esterne, affidandosi a sinistra alla qualità di Maurito ed a destra alla profondità di Sculli. Zàrate e Sculli contemporaneamente, con Gonzalez in panchina: è l’assetto spregiudicato ribadito anche ieri dal test in famiglia. La tecnica e le intuizioni individuali di Zàrate sul fronte mancino, la corsa ed il movimento senza palla di Sculli sul lato opposto, guidate dalla regia avanzata di Hernanes: un mix esplosivo di soluzioni offensive al servizio di Sergio Floccari, che ha completato il contro-sorpasso su Kozak. Il tutto coordinato dalla coppia Ledesma-Matuzalem che dalla cabina di regia coordinerà la manovra. Una Lazio dall’alto tasso tecnico, dunque. Più di quella di inizio stagione, quando nel primo 4-2-3-1 c’era si Mauri al posto di Sculli, ma davanti la difesa raramente Reja si è affidato al “doppio regista”. Ledesma e Matuzalem sovente di alternavano al fianco di Brocchi.
PROBABILE FORMAZIONE ANTI-PALERMO (4-2-3-1): MUSLERA, LICHTSTEINER, BIAVA, DIAS, RADU; LEDESMA, MATUZALEM; SCULLI, HERNANES, ZARATE; FLOCCARI.
[Daniele Baldini – Fonte: www.lalaziosiamonoi.it]
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