Lo scorso anno è stata la rivelazione del campionato. Oggi, invece, il Napoli è una realtà del calcio italiano ed europeo.
La qualificazione agli ottavi di finale Champions League è stata una grandissima impresa per la squadra campana, che è riuscita a superare un girone eliminatorio difficilissimo in cui figuravano squadre come Bayern di Monaco, Manchester City, e il Villareal. Il cammino in Europa, però, ha in parte frenato l’andamento del campionato rispetto allo scorso anno. La rosa è lunga, ma manca ancora qualche ricambio adeguato: ecco spiegato il motivo per cui ogni volta che Mazzarri ha deciso di fare il turn over la squadra è andata quasi sempre male.
L’unica attenuante, però, sono stati gli infortuni di Donadel e Britos, due acquisti della scorsa estate che torneranno a disposizione solo dopo la sosta di Natale. Ora che la Champions League è andata in letargo, però, Mazzarri schiererà sempre la formazione – tipo, dunque spazio alla classe di Hamsik accanto alla grandissima qualità di Lavezzi: questi due campioni giocheranno fin dal primo minuto dietro ad un altro grande campione, Cavani.
L’alternativa al tridente delle meraviglie è Pandev: l’ex interista ha anche iniziato a segnare, e non è detto che, dati i suoi trascorsi laziali, non sogni di fare un gol alla Roma come accadde nel derby di Pasqua del 2009. Ovviamente il Napoli non è formato solo da questi giocatori: in difesa c’è l’onnipresente “capitan Paolo Cannavaro”, che sogna di vincere qualcosa d’importante con la sua squadra del cuore. Il fratello del celebre Fabio farà coppia con Aronica, e Campagnaro, mentre a difendere la porta ci sarà De Sanctis un portiere che è sinonimo di garanzia.
La diga del centrocampo partenopeo sarà formata da Inler e Gargano, mentre i due laterali, saranno come sempre Maggio e Dossena. Questi due giocatori sono l’unica variante tattica del 3-4-2-1 di Mazzarri, che in avanti preferisce affidarsi alla qualità dei suoi uomini migliori piuttosto che affidarsi a schemi di gioco.
È questo, infatti, l’unico difetto tattico del Napoli, che però ha due grandissime doti che compensano questo problema: l’approccio mentale alla gara, e l’intensità di gioco che la rendono affine alla Roma da Capello che dieci anni fa vinse lo scudetto. Sulla carta la formazione giallorossa è ancora più forte malgrado qualche assenza di troppo, ma tutto dipenderà dalle scelte tattiche di Luis Enrique, e se la squadra capitolina rinnegherà nuovamente la filosofia del tecnico spagnolo come ha fatto con la Juventus. Una cosa è certa: al Napoli non andrà concesso nulla, altrimenti per la Roma saranno guai seri.
PROBABILE FORMAZIONE
Il Napoli scenderà in campo con De Sanctis in porta, con Campagnaro, Aronica, e Paolo Cannavaro difensori centrali. Il centrocampo è formato da Maggio sulla fascia destra, Dossena in quella opposta, e Inler e Gargano al centro. Hamsik, e Lavezzi giocheranno a ridosso di Cavani.
I PRECEDENTI
Da quando il Napoli è tornato in Serie A nell’estate del 2007, il cosi detto “derby del sud” è finito con alterne fortune. Nella stagione 2007-2008 la Roma espugnò il San Paolo vincendo per 0-2, mentre l’anno successivo i giallorossi vinsero nuovamente per 0-3. Nella stagione 2009-2010 arriva il primo pareggio: finisce 2-2 con la formazione capitolina in vantaggio per due reti a zero, ma raggiunta al 90′ da un calcio di rigore di Hamsik che lasciò molte polemiche nei confronti dell’arbitro Rizzoli. L’anno scorso, invece, è arrivata la prima vittoria del Napoli: i partenopei vinsero meritatamente 2-0 sfruttando le sostituzioni errate dell’allora allenatore romanista Ranieri.
[Alberto Balestri – Fonte: www.forzaroma.info]