È un crollo verticale quello del Napoli! La squadra di Mazzarri dice addio ad ogni speranza di agguantare il terzo posto perdendo al San Paolo 3-1 di fronte ad un’Atalanta non trascendentale. Prestazione di sostanza e grande ordine quella della squadra di Colantuono che alla fine, in superiorità numerica, avrebbe potuto anche arrotondare il risultato contro un Napoli troppo brutto per essere vero. Con la terza sconfitta consecutiva, sempre con tre gol al passivo, i partenopei ora si ritrovano senza un reale obiettivo in attesa della finale di Coppa Italia.
Mazzarri deve fare i conti con l’assenza di Maggio e le squalifiche di Cannavaro, Britos e Zuniga e non può fare altro che lanciare una difesa inedita con Grava, Fernandez e Campagnaro. Novità anche a centrocampo con l’assenza di Inler: Hamsik sulla linea dei centrocampisti in coppia Gargano, Dzemaili a destra e Dossena a sinistra. In attacco tridente pesante con Pandev, Lavezzi e Cavani. Colantuono si affida ad una difesa a quattro con Bellini a destra, preferito a Raimondi, Peluso a sinistra mentre al centro Stendardo e Lucchini. A centrocampo non c’è l’ex Cigarini ma viene lanciato dal primo minuto Cazzola in coppia con Carmona mentre sugli esterni spazio a Bonaventura e Schelotto. In attacco Maxi Moralez in supporto all’ex Denis.
Così come si prevedeva è il Napoli a fare la partita sin dalle prime battute, ma la squadra di Mazzarri attaccando con molti uomini lascia ampie praterie all’Atalanta. Dopo dieci minuti i nerazzurri in contropiede passano in vantaggio: Bonaventura si infila alle spalle di Grava e con un preciso diagonale batte De Sanctis. Bastano centoventi secondi però al Napoli per reagire: recupero palla e azione condotta da Pandev che serve Lavezzi che prima calcia centralmente verso Consigli ma poi sfrutta la ribattuta per mettere in rete da due passi. I partenopei continuano a spingere e al quarto d’ora Cavani su punizione dal limite costringe Consigli al grande intervento. A sorpresa, però, la squadra di Colantuono alza molto il baricentro riuscendo a tenere un buon possesso palla. Dopo cinque minuti arriva la risposta di Denis che su punizione dalla grande distanza impegna De Sanctis. Ritmo alto, tanta lotta a centrocampo ma intorno alla mezz’ora Schelotto calcia debolmente verso De Sanctis da buona posizione e poi a dieci dalla fine di testa manda di poco fuori su situazione d’angolo. Nel finale ritorno degli azzurri che però si fanno vedere solo per un colpo di testa di Cavani che termina alto.
Nella ripresa il ritmo non è lo stesso del primo tempo ma il Napoli sparisce dal campo. Ai nerazzurri bastano undici minuti per il nuovo vantaggio: Schelotto controlla un pallone difficile e lo gira per Bellini che, lasciato tutto solo da Grava, batte De Sanctis in girata. Il Napoli accusa il colpo e Maxi Moralez da fuori area mette nuovamente paura al San Paolo. Mazzarri corre ai ripari inserendo Inler al posto di uno spento Hamsik mentre Colantuono sostituisce Schelotto, tra i migliori, inserendo Ferreira Pinto. Non cambia però l’inerzia della gara e l’Atalanta trova addirittura il terzo gol con una grande conclusione di Carmona da fuori, su una respinta errata di Gargano, su cui De Sanctis non può nulla. Proprio l’uruguayano lascia il posto, tra i fischi, a Vargas ma Pandev complica ulteriormente i piani di Mazzarri lasciando i suoi in dieci per un calcio da dietro su Maxi Moralez. La partita termina praticamente lì. Il Napoli non rinuncia ad attaccare ma produce solo una conclusione di Inler da fuori, mentre l’Atalanta ha tanti spazi e alla mezz’ora Maxi Moralez manda sul palo il possibile 4-1. Nel finale il ritmo si abbassa ulteriormente ma gli ospiti non spingono preferendo controllare agevolmente gli attacchi del Napoli.
[Antonio Gaito – Fonte: www.tuttonapoli.net]