NAPOLI – Il Napoli si diverte e scalda il cuore dei tifosi azzurri che continuano a sognare in grande, proprio come Maurizio Sarri. Costretto a correre ai ripari dopo la cessione del centravanti Gonzalo Higuain ai rivali della Juventus, il tecnico napoletano ha identificato il profilo adatto a ricoprire il ruolo dell’argentino in Arkadiusz Milik, ventitreenne polacco prelevato dall’Ajax.
Il compito da svolgere non era semplice: riuscire a non far rimpiangere l’addio di Higuain, capace di siglare la bellezza di trentasei reti durante lo scorso campionato, e riuscire a battere la concorrenza di Manolo Gabbiadini.
Il cambio di rotta
Trascorrono appena due mesi e il ginocchio del polacco fa crack; Gabbiadini, invece, sembra non dare grandi garanzie in fase offensiva. Il numero 23 azzurro, infatti, segna poco, sbaglia molto, lavora poco per la squadra e il Napoli sembra non offrire grandi prestazioni. Maurizio Sarri, che dal canto suo vanta 26 campionati da allenatore, dalla prima categoria fino alla Serie A, intuisce che quello è il momento giusto per cambiare qualcosa e trasforma il 4-3-3 con il “puntero” rapace d’area in mezzo alle ali rapide e dalla tecnica sopraffina, in 4-3-3 con il belga Dries Mertens nelle vesti del “falso nueve” al centro del tridente offensivo, stile Barcellona.
L’analisi tattica: la fase offensiva
Dopo questa improvvisa intuizione del tecnico azzurro, il Napoli ha ottenuto 33 punti sui 42 disponibili, tutti grazie soprattutto all’incredibile numero di trasformazioni del reparto offensivo partenopeo. In fase offensiva Insigne e Callejon si trovano a memoria: il napoletano sfrutta gli straordinari tempi di inserimento dello spagnolo per servirgli assist da spingere semplicemente dentro la rete. Mertens invece duetta meravigliosamente con i compagni di reparto e risulta essere imprendibile quando accelera il passo: illudendo la marcatura dei difensori avversari, viene a giocare il pallone fuori dalla difesa aprendo così il varco per l’inserimento di uno dei due esterni.
L’analisi tattica: la fase difensiva
In fase difensiva, la formazione di Maurizio Sarri pressa in maniera asfissiante la squadra avversaria. La carica è suonata dagli attaccanti che mettono in difficoltà la difesa in maniera molto organizzata: Mertens copre le traiettorie di passaggio dei difensori centrali, Callejon e Insigne escono sui terzini e il centrocampo partenopeo accompagna il pressing uscendo sui centrocampisti, seguiti dalla difesa che porta su la propria linea costringendo gli avversari a calciare in avanti il pallone.