Napoli, Bigon ancora protagonista del mercato in uscita

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Il mercato in entrata è quello che accende di più i riflettori per il naturale interesse che scatena negli appassionati. Nel calcio di oggi conta, però, far quadrare i bilanci e Il Napoli è senza dubbio la società italiana che riesce a coniugare meglio il rapporto tra gestione economia e finanziaria con i risultati sportivi. Per far quadrare i conti è necessario operare in maniera oculata sul mercato in entrata e in uscita. Del resto, tanti dirigenti di calcio hanno spesso affermato che la bravura di un direttore in fase di trattativa, emerge soprattutto quando c’è da cedere piuttosto che comprare. Protagonista in tal senso è stato ancora Riccardo Bigon che ha messo in atto un discreto mercato in entrata e operazioni in uscita che hanno quasi azzerato gli esuberi. Sul taccuino del direttore sportivo dei partenopei figura soltanto un nome della casella in uscita, Leandro Rinaudo.

Gli esuberi della serie B –  Dopo quattro anni il Napoli conclude definitivamente ogni rapporto con i cosiddetti esuberi dell’annata di serie B datata 2006/2007. In due anni Bigon porta a termine il primo obiettivo chiesto da Aurelio De Laurentiis che, da gestore attento al bilancio, non ama tanto gli ingaggi superflui ai fini di un’attenta amministrazione societaria. Non sono, così, più calciatori del Napoli Amodio, Bucchi, Dalla Bona e Bogliacino. Per i primi tre Bigon è riuscito a risolvere i contratti in essere mentre il generoso centrocampista uruguaiano è stato ceduto a titolo definitivo al Bari. Contratto scaduto invece per Matteo Gianello e Gennaro Iezzo.

Prestiti “illustri” e non – Bigon ha provveduto a sistemare in prestito alcuni calciatori che non rientrano nei piani tecnici di Mazzarri o che la dirigenza vuole ancora attendere prima di cedere. Si tratta di Luca Cigarini, in prestito all’Atalanta, Fabiano Santacroce, al Parma che può riscattarne la metà, Luigi Vitale, a Bologna, ed Erwin Hoffer che giocherà nell’Eintracht di Francoforte. Oltre a questi nomi più noti, in giro per l’Italia sono stati trasferiti temporaneamente tanti giovani tra i quali spiccano i nomi di Maiello, Donnarumma, Ciano, Dumitru, Sepe, Izzo, Diana, Bariti e soprattutto Insigne, che sta crescendo bene alla corte del boemo Zeman, sempre abile a valorizzare talenti.

Altre cessioni – Ceduti a titolo definitvo anche altri elementi che non rientravano nei piani del tecnico come Blasi, Denis, Sosa, Mannini, in comproprietà a Siena, e Ruiz. Ques’ultima operazione merita un approfondimento ulteriore. Ruiz non si è adattato ai movimenti della difesa “a tre” di Mazzarri anche perchè ha le caratteristiche giuste per giocare in una retroguardia a quattro elementi. Nonostante le ottime potenzialità in prospettiva il giovane, fortemente voluto da Bigon, è stato ceduto grazie anche all’offerta del Valencia. I circa otto milioni degli spagnoli hanno soddisfatto il club che ha realizzato una plusvalenza di qualche milione e un ricavo di otto milioni nel bilancio attuale.

E’ opportuno precisare che le cifre delle cessioni finiscono interamente tra i ricavi del bilancio relativo al momento della cessione stessa, a prescindere dai tempi degli incassi. Quando si acquista, invece, il costo totale viene spalmato sui vari bilanci futuri secondo le regole di ammortamento e in relazione alla durata del contratto d’ingaggio.

[Marcello Pelillo – Fonte: www.tuttonapoli.net]