Nessuno parli di sfortuna. É un Napoli distratto, poco cattivo e che paga tutte le colpe di un atteggiamento che difficilmente ti porta lontano. Un tempo – il primo – regalato al Bologna ed una ripresa costellata – ancora una volta – dalle solite amnesie difensive. La Juve scappa via a + 8, ma gli azzurri devono guardarsi dalla Lazio (che aggancia gli azzurri a quota 33) e dalla Fiorentina ad una sola lunghezza. In avvio Mazzarri sceglie ancora una volta Insigne come partner d’attacco per Cavani. Al 4’ primo brivido azzurro di Britos, che sfiora il gol su azione d’angolo. Lo stesso Britos, al 9’, si perde Gabbiadini che di gamba batte De Sanctis e firma il vantaggio ospite. Il Napoli prova a reagire ma rischia al 22’ di subire la seconda rete. Gol annullato ingiustamente a Gilardino per un fuorigioco che non c’è. Azzurri confusionari nelle manovre offensive e troppo distratti in difesa in un primo tempo che si chiude con la squadra di Pioli giustamente in vantaggio.
Ad inizio ripresa inevitabile il cambio di Mazzarri, che richiama Britos per Pandev passando alla difesa a 4. Il nuovo assetto porta subito al pari: scorribanda di Insigne sulla sinistra che crea scompiglio e permette a Gamberini di firmare il pari. Dopo la rete del pareggio gli azzurri rompono gli indugi ed iniziano a produrre occasioni da rete in serie, peccando di precisione al momento della stoccata finale. A risolvere i problemi – non è certo una novità – ci pensa Cavani che trasforma di testa un meraviglioso assist di Insigne. La partita ora è in discesa, ma la squadra ha una grande colpa: non chiuderla. Così, nel finale, arriva la clamorosa rimonta del Bologna che prima con Konè (gran gol in rovesciata) e poi con Portanova mette la freccia e porta a casa l’intera posta. Finisce così. Con l’ennesima occasione sprecata ed una certezza: a questa squadra manca qualcosa per lottare per qualcosa di veramente importante.
[Arturo Minervini – Fonte: www.tuttonapoli.net]