Il Napoli gira a quota 41 punti (con il miglior attacco con 38 gol, e la miglior differenza reti, +23), otto lunghezze in più della scorsa stagione, appena due sconfitte dopo un percorso straordinario se si pensa anche alla falsa partenza con due punti in tre partite. A sorprendere è la crescita costante della squadra di Sarri che nel nuovo anno ha iniziato – all’interno dell’undici tipo costruito e consolidato nei primi mesi – a ruotare un paio di uomini a partita senza scompensi. Col Torino erano rimasti fuori Jorginho (squalifica) e Allan, a Frosinone spazio invece a Strinic e Mertens. Un passaggio inevitabile per arrivare in fondo a tutte le competizioni.
I dubbi riguardano la tenuta mentale per l’euforia dell’ambiente, il ritmo insostenibile della Juventus nell’ultimo periodo ed il calendario che vedrà il Napoli giocare fuori tutti gli scontri diretti. Dal mercato dovrà arrivare la spinta ulteriore per un quarto centrale ed una mezzala ed il primato non ha cambiato le strategie societarie. “Ho dato mandato a Giuntoli per Maksimovic, per Kramer e per Herrera – ha detto De Laurentiis a Sky nel post-partita -. Abbiamo fatto però altre valutazioni su dieci centrocampisti e cinque difensori centrali con caratteristiche simili”. Inevitabile non lasciare nulla di intentato in un anno del genere. Anche perchè, malgrado il profilo basso di Sarri, negli ultimi undici anni il titolo virtuale di campione d’inverno ha portato allo scudetto.
[Antonio Gaito – Fonte: www.tuttonapoli.net]
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