E sono due. Buona la prima al San Paolo, dopo la passeggiata di Palermo. Al tappeto anche la tanto esaltata Fiorentina di Montella che si inchina ad un Napoli cinico e letale. Abbandonati i fronzoli del passato e gli eccessivi individualismi, questa squadra gioca puntando sulla voglia di sacrificarsi e favorire i compagni. In una serata in cui Cavani dimostra di essere umani, ci pensano Hamsik e Dzemaili a servire la seconda vittoria in campionato.
La gara. Mazzarri ritrova Zuniga sulla sinistra e, con Pandev ancora squalificato, affida ad Insigne il ruolo di partner d’attacco di Cavani. Montella sceglie El Hamdaoui per affiancare dal primo minuto Jovetic in attacco. Subito brivido in avvio con El Hamdaoui che gioca di sponda per Jovetic che costringe De Sanctis ad anticiparlo in uscita bassa. Primo azione pericolosa degli azzurri all’8, quando Dzemaili offre un gran pallone a Zuniga che crossa per Cavani che viene anticipato all’ultimo secondo quando ormai era pronto alla battuta a colpo sicuro. Gara viva, la Fiorentina si affida alla qualità dei suoi palleggiatori, il Napoli cerca spesso la ripartenza puntando sulla vivacità di Insigne e Zuniga. Al 15’ ottima intuizione di Cavani che dalla destra crossa un gran pallone al centro che i compagni non sfruttano a dovere. Al 22’ Cuadrado ci provacon un bel sinistro dalla distanza: conclusione tesa che si spegne di poco alla sinistra di De Sanctis. Il Napoli sembra non aver fretta di accelerare il ritmo e si limita a sfruttare gli spazi concessi sulle ripartenze. Il primo tempo si chiude con qualche occasione potenziale svanita per un pizzico di imprecisione. Ripresa senza cambi. Il copione resta lo stesso, Behrami è una diga in mezzo, ma manca la giusta spinta sugli esterni. Il Napoli cresce, avanza, guadagna metri e coraggio ma manca di precisione. Ecco spiegato il cambio del 52’ con Inler a rilevare un grande Behrami.
È il minuto 55’ ed il Napoli passa. Punizione guadagnata da Zuniga, battuta alla grande da Insigne e girata in rete di testa da Marek Hamsik. La leggere deviazione di Borja Valero non placa certo l’entusiamo dello slovacco e dello stadio San Paolo. La partita prende la piega che il Napoli predilige, la Fiorentia però sembra smarrita dopo lo svantaggio e fatica a riorganizzare le idee. Montella se ne accorge e prova la carta Ljajic per El Hamdaoui. Ma non basta. I viola sono alle corde come un pugile intontinto in attesa del colpo che mette fine alle tue sofferenze. Colpo che arriva puntialmente al 75’: angolo di Insigne, ribattuta corta della difesa e gran botta all’angolino di Dzemaili. Il doppio vantaggio tranquillizza Mazzarri che regala spazio a Vargas. Sembra finita ma all’87’ Jovetic si inventa il destro a giro che batte De Sanctis e regala una flebile speranza ai viola. Ma è solo speranza. Finisce così. Al triplice fischio finale è subito festa per una squadra sempre più convincente. Viola al tappeto, azzurri in testa alla classifica. Siamo solo all’inizio. Ma che inizio.
[Arturo Minervini – Fonte: www.tuttonapoli.net]