«I risultati si ottengono con il lavoro. Pensare che la finale Italia-Spagna degli Europei l’avevo vista a casa con i miei genitori e la mia ragazza Genny…». Invece Lorenzo stasera sarà in panchina pronto a entrare se Prandelli dovessi dargli una chance. Il suo idolo è Del Piero che ha firmato con il Sydney. «L’ho sempre ammirato, mi dispiace sia andato via perché non posso scambiare la maglietta». Gli ha rubato l’esultanza, la linguaccia, esultanza che ha tatuato sul braccio il suo papà Carmine. Spera di rubargli qualche numero. «In allenamento provo sempre il tiro a giro». Ha stregato tutti per la sua semplicità e la sua convinzione già nel primo giorno a Coverciano. La convocazione in Nazionale. «Era uno dei miei sogni, insieme a quello di esordire in A con la maglia del Napoli». Due sogni raggiunti, in breve tempo. Ora ce ne sono altri, qualche minuto in campo con l’Italia. Stasera a Sofia, forse. Martedì a Modena contro Malta le sue chance saranno maggiori. Ma la maglia dell’Italia l’ha conquistata. Ed è quello che conta.
[Redazione Tutto Napoli – Fonte: www.tuttonapoli.net]
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