Napoli-Fiorentina 2-1: l’analisi del match

NAPOLI – Il Napoli non si ferma più. La squadra di Sarri riprende come aveva finito, battendo anche la Fiorentina capolista, raccogliendo il nono risultato utile consecutivo, la quarta vittoria di fila, la sesta nelle ultime sette partite con venti gol fatti ed appena due subiti. Un bilancio incredibile dopo i due punti raccolti nelle prime tre giornate, un cammino ormai inarrestabile e che ha ricreato grande entusiasmo nella squadra e nella città.

Per gli azzurri è stata una gara tutt’altro che agevole. Di fronte stavolta c’era la squadra che probabilmente gioca il miglior calcio del campionato ed il primo tempo è uno spettacolo. Entrambe le squadre giocano a ritmi altissimi ed i viola sembrano già un meccanismo perfetto, uscendo sempre in grande stile palla al piede dalla difesa, non buttando mai via il pallone, e facendo correre il Napoli a vuoto con tanti minuti di un giro-palla mai sterile. Il Napoli però tiene botta, confermando di non essere soltanto una squadra fatta di organizzazione e grandi individualità, capaci di creare tante occasioni anche di fronte alla miglior retroguardia del campionato, e mostra grande corsa e spirito di sacrificio. Ed è questa forse la più grande vittoria di Sarri, considerando che un giocatore dalle qualità tecniche di Hamsik alla fine risulterà l’azzurro che ha corso di più (11,9km, addirittura 1,6km più di Allan e Higuain quinto con oltre 10km)

Nella ripresa viene fuori la squadra di Sarri, che alza la pressione nella trequarti dei viola che sembrano calare alla distanza, pagando evidentemente i grandi ritmi tenuti nel primo tempo. La vittoria è significativa anche perchè il Napoli si ritrova a subire gol – meravigliosa e difficile da leggere la giocata di Ilicic di prima che manda in porta Kalinic – proprio dopo aver sprecato tante occasioni per raddoppiare. I fantasmi dell’anno scorso sono ormai un ricordo: la squadra non si disunisce, non subentra nervosismo e fretta, ma una carica positiva che porta al nuovo vantaggio del solito Higuain e nel finale, quando saltano gli schemi e la Fiorentina alza il pallone in area per i tanti saltatori, c’è anche un grande cuore per portare a casa tre punti ed avvicinare la vetta.

[Antonio Gaito – Fonte: www.tuttonapoli.net]

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