Questione di ore e Aurelio De Laurentiis ufficializzerà l’arrivo di Rafa Benitez. Nell’incontro di ieri a Roma alla FilmAuro, il manager dello spagnolo Manuel Gracia Quillon s’è ritrovato faccia a faccia con Riccardo Bigon ed Andrea Chiavelli e sono stati definiti tutti i dettagli. L’attuale tecnico del Chelsea – riporta La Gazzetta dello Sport – guadagnerà 3,5mln di euro a stagione per i prossimi due anni, con un’opzione per il terzo anno ed una serie di bonus legati ai risultati. Con Benitez arriveranno il suo secondo Zenden; il preparatore atletico Paco de Miguel; il preparatore dei portieri Xavi Valero ed il tattico Dave McDonough.
LA TATTICA: PASSAGGIO AL 4-2-3-1: – Nel passaggio dal 3-5-2 al 4-2-3-1, il cambiamento più netto con l’arrivo di Rafa Benitez dovrebbe consistere nelle caratteristiche della coppia di centrocampisti davanti alla difesa. Se con Mazzarri in quella zona erano posizionati due giocatori prevalentemente d’interdizione, lo spagnolo invece preferisce almeno un costruttore di gioco in coppia con un giocatore che non sia comunque esclusivamente di corsa. Non a caso nel Chelsea sono stati schierati in qeul ruolo elementi come Lampard e Ramires, oppure Mikel ed un inedito David Luiz. Il nome nuovo del mercato del Napoli è proprio per quel settore: secondo la Gazzetta dello Sport il nuovo tecnico avrebbe indicato Lucas Leiva come soluzione. Il centrocampista brasiliano classe ’87 è una sua vecchia conoscenza, essendo al Liverpool dal 2007. Per l’attacco, invece, con la necessità di avere ulteriori ali offensive nel terzetto alle spalle dell’unica punta, piace Alessio Cerci.
Vediamo nel dettaglio, ruolo per ruolo come ogni reparto subirà delle modifiche:
DIFESA – É il reparto che probabilmente subirà meno modifiche. Spesso Mazzarri a gara in corso ha attuato questo schieramento, con ottimi risultati, al punto che in molti si sono chiesti perchè non partire così dall’inizio. La difesa a tre lascia in eredità tanti centrali difensivi. Cannavaro, Britos, Gamberini, ma anche Rolando che resta in bilico e il rientrante Fernandez che torna in gioco prepotentemente. Anche ai lati non ci sono carenze, con Maggio a destra e Zuniga a sinistra. Solo una cessione di quest’ultimo potrebbe portare il club a dover intervenire. Con una difesa a quattro esce dai giochi Armero, adatto ad un gioco pù offensivo, al punto da poter essere preso in considerazione per il ruolo di esterno alto.
CENTROCAMPO – La coppia di centrocampisti che Benitez schiera davanti alla difesa è diversa da quella voluta da Mazzarri. Serve almeno un costruttore di gioco, quindi Inler potrebbe sovvertire le gerarchie e passare da terzo centrocampista in questo finale di stagione a primo, con Behrami e Dzemaili a seguire (anche se quest’ultimo potrebbe essere impiegato anche tra i tre trequartisti d’attacco). Non è escluso, però, che lo spagnolo possa abbassare Hamsik. Davanti alla difesa nei blues, ad esempio, il ruolo è stato ricoperto da Lampard, che come intensità e fase difensiva a 35 anni non ha la stessa brillantezza di Marek Hamsik.
ATTACCO – Nei quattro d’attacco ci sarà una vera rivoluzione. Difficilmente vedremo Pandev, Hamsik ed Insigne nel ruolo dei tre trequartisti alle spalle dell’unica punta. In realtà i due esterni hanno solitamente grande gamba, per abbassarsi in fase di non possesso e nel Chelsea per tante partite a destra ha giocato Ramires, non proprio un attaccante, e non a caso il giocatore sembrerebbe essere la prima richiesta dello spagnolo. E’ anche per questo che, se da un lato Insigne sembra l’ideale essendo stato sacrificato anche da Mazzarri nella doppia fase di gioco, dall’altra Pandev non sembra avere il passo giusto. Per questo il macedone potrebbe agire al massimo da centrale del terzetto, nella posizione che al Chelsea è stata spesso di Mata. Come prima punta tutto dipende dal futuro di Cavani e, in caso di cessione, i nomi di Dzeko o Torres sembrano essere l’ideale. Supposizioni, idee, per ora, ma già le prossime mosse di mercato del club daranno ulteriori indicazioni.
[Antonio Gaito – Fonte: www.tuttonapoli.net]