Il cda del Napoli non ha mai certificato un rosso negli ultimi sette anni e il presidente De Laurentiis non ha mai dovuto ripianare una situazione debitoria del bilancio. Poiché, come riporta Il Mattino, al contrario della Juve che può contare sulla Exor, la finanziaria che è cassaforte della famiglia Agnelli, il Napoli spende in base a quelli che sono i suoi ricavi, il tesoro che sta per entrare nelle casse partenopee sarà davvero linfa vitale per programmare il futuro. Senza dimenticare gli incassi del vetusto San Paolo: dalle 4 supersfide con Manchester City, Villarreal, Bayern Monaco e Chelsea, il Napoli ha incassato ai botteghini poco meno di 10 milioni di euro. In tempi di fair-play finanziario sono i soldi della Champions a fare la differenza tra un bilancio che permette investimenti consistenti sul mercato e uno preoccupante che non consente alcun volo pindarico.
L’entusiasmo del presidente del Napoli, dunque, alla vigilia del duello del Dall’Ara è facilmente spiegabile. Proprio quest’anno ha potuto misurare gli effetti negativi degli introiti europei, collassati di parecchio rispetto a due stagioni fa (il Napoli per l’Europa League ha ricevuto un bonus di partecipazione di 640.000 euro). Il Napoli poi sa bene che la partecipazione alla Champions consentirà di negoziare meglio anche le future nuove partnership commerciali. Finito? Che sia un pozzo senza fine lo si capisce anche da un altro dettaglio, non secondario: il valore economico della rosa. Lievitato proprio per l’accesso alla Champions.
[Redazione Tutto Napoli – Fonte: www.tuttonapoli.net]