Si doveva e si poteva fare di più. Contro la Juventus si può perdere, ma non così. Non si può lasciare Torino senza tirare una sola volta verso la porta di Buffon. Una settimana prima, la deleritta Inter aveva costretto agli straordinari il portiere della nazionale. La Juventus è forte, ma lascia qualcosa agli avversari, quando gli avversari ci sono però. Il Napoli non c’era. E non c’erano Hamsik, Lavezzi e anche Cavani. C’era invece Pandev, ma Mazzarri, grande allenatore e artefice principale dei risultati positivi del Napoli degli ultimi anni, non rischia mai un cambio iniziale quando ci sono a disposizione i titolarissimi.
E poi durante la gara ricorre a Dossena dopo lo stop di Maggio invece di provare qualcosa di nuovo. Cose che lui stesso aveva ipotizzato. Zuniga stava meglio a sinistra, Campagnaro poteva spingere a destra e Fernandez dare una mano dietro sulle palle alte. Questa mossa non la proponiamo noi, ma l’aveva, ripeto, ipotizzata il tecnico in conferenza stampa, considerando l’emergenza sulle corsie esterne. Emergenza che ora diventa pesante. Nella gara decisiva con la Lazio a disposizione c’è un solo esterno di ruolo che è quel Dossena che in questa stagione è stato sempre deludente. A gennaio un altro centrocampista ed un esterno sarebbero serviti, senza dubbio
. Il Napoli comunque nella lotta per il terzo posto è in buona compagnia quanto a calo di condizione e problemi di organico. Lazio, Udinese e Roma non sono messe meglio, anzi. Otto partite quindi per centrare un traguardo possibile, quello della qualificazione Champions, nonostante gli undici punti in meno conquistati dagli azzurri finora rispetto alla passata stagione. Un pò troppi undici in meno, la giustificazione Champions non basta. Poi dopo la volata per il terzo posto se ci sarà ancora la forza e se tutti troveranno gli stimoli giusti, a Roma, contro la Juventus si potrà scrivere una pagina importante di storia, ma deve tornare il vero Napoli.
[Paolo Del Genio – Fonte: www.tuttonapoli.net]
