Quattro gol e tre assist in ventuno partite. I numeri non ingannano mai, e dicono che, sul piano statistico, la stagione di Christian Maggio resta molto positiva. Ancor più di quella passata, in cui l’esterno vicentino mise insieme 33 presenze condite da tre reti e cinque assist. Dati che il Corriere dello Sport riporta per spiegare un concetto: uno come Maggio non può essere messo in discussione.
MOMENTO NO – Eppure, non si può dire che il numero 11 azzurro stia rubando l’occhio. Prestazioni altalenanti hanno scaturito un andamento da montagne russe. Ora su, ora giù, con la conseguenza che il Napoli sembra aver perso, sulla corsia destra, un riferimento troppo importante. Non gli ha giovato di certo la frattura alla mano con cui ha dovuto fare i conti nell’ultimo mese e mezzo: cinque partite saltate contro Parma, Catania, Lazio, Sampdoria e Udinese, e un tutore che ancora oggi – lo si è visto chiaramente con la Juventus – ne condiziona movimenti e libertà psicologica. A questo punto forse, sarebbe meglio consentirgli di tirare il fiato, recuperare al meglio dall’infortunio e riaverlo al top per un finale di stagione in cui il Napoli avrà un bisogno disperato della sua corsa e dei suoi spunti.
OUT CON IL CHIEVO? – Mazzarri ci sta pensando. E a Verona potrebbe decidere di portarlo in panchina. Anche perchè ora c’è un’alternativa valida: quell’Armero che, nella partita contro l’Udinese, ha dimostrato di avere passo e corsa per non far rimpiangere nessuno. Con lui a sinistra, Zuniga potrebbe spostarsi a destra, consentendo a Maggio di recuperare la miglior condizione senza che la squadra accusi troppo la sua assenza
[Vincenzo Balzano – Fonte: www.tuttonapoli.net]