Il cammino inoltre è ancora lungo e può far ben sperare la voglia matta di vincere, quella che Mazzarri trasforma negli ultimi venti minuti d’assalto di Hamsik, Cavani, Pandev ed Insigne. Tutti insieme, senza fronzoli nè timori, sul campo dove la Juve soffrì maledettamente per portare via con i denti lo 0-0. La Vecchia Signora asfalta l’Udinese ma il Napoli ruggisce a Firenze. Anche questo coraggio è un bel segnale, da alimentare a Parma, nella seconda delle due trasferte consecutive, cui dovrà rinunciare lo squalificato Behrami. E il coro del dopo gara vede a braccetto Mazzarri e De Laurentiis, convinti entrambi che continuando così il Napoli potrà giocare davvero per qualcosa di importante. Con il mercato in entrata la società ha ben fatto la sua parte, senza proclami e con la costanza propria di un cronoman, squadra e tecnico non mollano dinanzi al passo regale della Juventus. Di più proprio non si può chiedere. A proposito di segnali, uno viene fuori dagli archivi e racconta di un gol di Paolo Monelli: era il 4 gennaio del 1987 e ad esser beffato, lontano dai pali che difendeva, fu un Garella proteso nella collettiva rincorsa al vantaggio viola. Il 10 maggio, proprio con la Fiorentina al San Paolo, il Napoli festeggiò il suo primo scudetto. Giochi della memoria, ricordi anche scaramantici per una piazza che non vuole smettere di crederci e che prende il pari del Franchi con filosofia: se all’andata la Viola non meritava di perdere, in terra toscana il Napoli avrebbe probabilmente dovuto raccogliere di più. Sintesi estrema dell’assunto che almeno sul campo, alla fine dei giochi, tutto torna in equilibrio…
[Silver Mele – Fonte: www.tuttonapoli.net]
Calciomagazine ® 2005 - 2024 - Notizie Calcio supplemento al Giornale Online L'Opinionista
p.iva 01873660680 Testata giornalistica Reg. Trib. di Pescara n.08/08 dell'11/04/08 - Iscrizione al ROC n°17982 del 17/02/2009
Calciomagazine sui social - Redazione - Privacy Policy - Cookie Policy