Napoli, il punto: piccoli, legittimi dubbi sul mercato

Si è chiuso da poco il calciomercato estivo, tempo di speranze e di sogni per tutti i tifosi. Non era iniziato bene quello del Napoli, a dir la verità: la cessione di Cavani, seppur obbligata dalla clausola rescissoria, non era una buona premessa per la stagione ’13-’14. Poi la svolta, invocata, acclamata a gran voce dai sostenitori di fede azzurra, voluta fortemente da De Laurentiis: un taglio netto con il passato, da Mazzarri a Benitez, da Cavani ad Higuain, ed un nuovo modulo che sta già dando i propri frutti. Un piccolo campanello d’allarme, anzi due, quelli suonati da Paloschi sabato al Bentegodi: ma la difesa del Napoli è forte come gli altri reparti?

Un pizzico di insoddisfazione monta tra i tifosi. La paura di molti è che, come negli anni passati, il Napoli sia una coperta troppo corta e sbilanciata verso l’attacco: fenomenale, questo si, ma i grandi risultati, lo si sa, si ottengono soprattutto subendo poche reti. Juventus docet. Un’analisi semplice semplice: a fronte degli addii di Campagnaro e Gamberini, ci sono da registrare l’acquisto di Raul Albiol e il ritorno dal prestito al Getafe di Federico Fernandez. E se il primo ha già confermato in campo quanto di buono si diceva sul suo conto, più di un dubbio resta sul difendore argentino. Non può bastare una partita, per giunta giocata con la maglia della Nazionale, seppur a Roma e contro l’Italia, a far cambiare idea. Poi ci sono Britos e Cannavaro: l’uruguaiano sembra per ora il titolare sul centro sinistra: inizia solitamente bene le partite, poi accade come se abbassasse la concentrazione: è successo con il Bologna, si è ripetuto con il Chievo. Discorso a parte merita il capitano; è cambiata la sua prospettiva, che non è più quella di titolare inamovibile. Sic stantibus rebus, la difesa azzurra esce rinforzata o indebolità da questo mercato? Domanda da un milione di dollari. Previsione: Albiol è un valore aggiunto, per il resto, e considerando le difficoltà nell’arrivare ad un top player, non sarebbe stato saggio tenere almeno Gamberini?

Qualcosa poteva essere fatto anche a centrocampo. Behrami, Inler, Dzemaili e Radosevic: il Napoli affronterà così una stagione lunga e difficile. Con l’incognita del ragazzo croato: sicuramente un buon prospetto, forse un pò poco per una squadra che deve giocarsi lo scudetto e fare bella figura in Champions League. Se a Behrami viene un raffreddore, toccherà proprio a Radosevic sostituirlo? All’occorrenza potrebbe essere avanzato anche Albiol. 

Piccoli, legittimi dubbi. Ora la palla passa al giudice supremo: il campo dirà, come sempre, tutta la verità. Con una certezza: società e allenatore hanno agito finalmente in sintonia. E già questa è una garanzia.

[Vincenzo Balzano – Fonte: www.tuttonapoli.net]

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