E’ senza dubbio presto per dare giudizi definitivi, ma le prime uscite del nuovo Napoli targato Champions hanno lasciato alcune indicazioni interessanti sui nuovi arrivati in casa azzurra. E’ opportuno premettere che il Napoli sembra già collaudato. I nuovi innesti si sono calati subito nel gioco di Mazzarri grazie soprattutto al mercato mirato di Bigon ben indirizzato dal tecnico di San Vincenzo.
In difesa spicca Fernandez il disinvolto – E’ stata la sorpresa del ritiro come sottolineato anche da Mazzarri. Il difensore argentino sembra un veterano della truppa per il modo di muoversi nella linea difensiva. Cerca l’anticipo senza paura e quando può, si proietta anche in avanti mostrando nel suo bagaglio anche la capacità di andare a rete di testa. Da rivedere, senza dubbio, quando la difesa azzurra sarà messa alla prova nelle gare vere. Mazzarri preferisce schierarlo alla destra di Cannavaro. Britos non ha mostrato la stessa disinvoltura dell’argentino ma è uno che conosce bene la difesa a tre e si vede. Buona la fisicità e ottimo il mancino con il quale può far partire la manovra dalle retrovie .
Dzemaili tosto, Inler il traghettatore – Il punto forte della mediana nuova di zecca dei partenopei è Inler. Lo svizzero, ben noto al calcio italiano, si è subito calato nel gioco di Mazzarri. E’ l’uomo che detta i tempi, accorcia verso il basso e verso l’alto quando è opportuno, traghettando la mediana. Oltre al gioco oscuro ha mostrato una discreta propensione al tiro, piedi buoni e buona visione di gioco. Dzemaili è il combattente del centrocampo. Duro sui contrasti, non sarà facile strappargli il pallone anche per avversari ben più titolati. Gambe dure ma anche piedi discretamente buoni per l’ex emiliano che sembra non stancarsi mai, in piena armonia con il gioco azzurro. Donadel è già noto alle cronache sportive. Uno che non si vede molto, basso profilo ma tanta legna in cascina. Un elemento che ogni tecnico vorrebbe avere in organico anche per la professionalità, la corsa, l’impegno silenzioso. Un clone di Pazienza per Mazzarri, forse più bravo per qualcuno. Sarà il campo a dirlo perchè avrà sicuramente i suoi spazi.
Santana uomo-cross – Non ancora al meglio della forma ma le caratteristiche tecniche dell’ex viola sono note non solo presso l’Artemio Franchi. Sulla destra dell’attacco mostra il suo pezzo forte, il cross. Meno incisivo quando Mazzarri l’ha schierato a sinistra in luogo di Lavezzi. E’ un ala destra pura con la capacità di inserirsi e trovare la via del gol. Sarà utile per cambiare tatticamente le gare. Lui e Lucarelli saranno chiamati a svolgere il ruolo di uomini della provvidenza, partendo dalla panchina.
Qualità ed esperienza alle spalle di De Sanctis – Tra i pali il Napoli si è messo ben al sicuro. Rosati ha ben figurato a Lecce mentre Colombo ha l’esperienza e le aspettative opportune per ereditare il ruolo di Gianello.
[Marcello Pelillo – Fonte: www.tuttonapoli.net]