Napoli-Juventus è Maradona contro Platini, è la pioggia di critiche piovuta su Quagliarella, è Higuain contro il suo passato. É il miglior attacco contro la miglior difesa della Serie A. Al San Paolo termina 1-1. Il migliore in campo è stato senza dubbio Orsato. Perfetto, preciso e sempre vicino all’azione, l’arbitro veneto ha condotto una partita senza sbavature.
Zero gli errori arbitrali e Graziano Cesari ha voluto sottolineare che la sua è stata una “Prestazione da fuoriclasse”. Pioggia di fischi, e c’era da aspettarsela, per Gonzalo Higuain. Al termine del riscaldamento il giocatore è rientrato negli spogliatoi scuotendo la testa in segno di disappunto.
L’analisi della partita: sponda Napoli
I ragazzi di Sarri hanno condotto una gara goliardica. Pressing alto e asfissiante nella situazione senza palla, tiki-taka in fase di possesso. Il San Paolo è sembrato gradire l’atteggiamento dei propri beniamini che sono riusciti ad uscire da situazioni intricate gestendo il pallone di prima e con grande classe. Anche Sarri sembra soddisfatto della gara condotta ed è già concentrato alla gara di ritorno di Coppa Italia di mercoledì, sempre contro la Juventus. Nel primo tempo brilla Insigne che si è caricato la squadra sulle spalle giocando molti palloni. Nel secondo l’uomo partita risulta essere Hamsik, autore della rete del pareggio, che lascerà il campo per alcuni problemi al polpaccio.
L’analisi della partita: sponda Juventus
La Juventus si schiera con il 4-2-3-1 classico, ma con molte variazioni. Le assenze di Dani Alves, Alex Sandro, Dybala e Cuadrado si sentono, ma mister Allegri deve guardare anche al futuro. Fra otto giorni a Torino andrà di scena la Champions e il tecnico toscano non può rischiare di perdere pedine importanti, sapendo anche del match di Coppa Italia di mercoledì. Mandzukic gioca nonostante il dolore al ginocchio. Al sesto minuto la Juventus si porta in vantaggio con uno strepitoso Khedira che duetta con Pjanic e timbra il cartellino. Il tedesco è al top della forma, leader silenzioso, ma fondamentale per il centrocampo bianconero. Dopo il gol, la Juventus cerca di fare il minimo indispensabile: si chiude in difesa per cercare di risparmiare energie, formando due linee a quattro coordinate e perfette. L’unica reale sbavatura è la mancata copertura di Lichtsteiner sul gol di Hamsik.