Napoli: la presentazione di Benitez

De Sanctis sarà il suo portiere? Sicuramente, e se troveremo un altro portiere sarà per migliorare la rosa. La rosa del Napoli sarà forte e non dobbiamo avere paura di nessuno”.

DOMANDA DI TUTTONAPOLI.NET – Presidente, Mertens sarà il primo acquisto? “C’è una negoziazione, quando sarà completata l’operazione sarà annunciata”. Risponde anche Benitez: “Seguo spesso il vostro sito, è una buona fonte di informazione. Stiamo lavorando su diversi giocatori e speriamo presto di darvi notizie”

Mister, lei parlava degli esterni bassi ma lei ha giocato spesso 4-2-3-1, alcuni giocatori come Hamsik possono giocare in più ruoli? “Non mi piace parlare di alcuni giocatori, non è giusto per gli altri. Hamsik però è un giocatore di qualità, è intelligente, può giocare in più posizioni. Così come Pandev e Dzemaili, sono giocatori di qualità, possono giocare anche a destra. Comunque noi lavoreremo”.

Mister, lei nel Napoli sarà un manager all’inglese con suggerimenti anche sul mercato? “Io ho 53 anni, sono 26 anni che alleno, ho fatto 6 anni come manager ed il resto come allenatore. Bigon è una persona all’altezza, così come il suo staff, parliamo dei giocatori, poi parliamo col presidente, ma non ho problemi a fare l’allenatore di campo”.

Mister, con De Laurentiis c’è grande feeling a differenza di cosa accadde con Moratti.Vincere in Inghilterra, Spagna ed Italia è importante, così come è importante avere la gente che ti spinge in un posto così. Non devo dimostrare nulla a nessuno, voglio fare bene in questo club ed in questa città che spinge una squadra forte come la nostra”.

Mister, sente il peso del ritorno in Italia?No, il primo giorno che ho parlato col presidente mi ha detto che dobbiamo lavorare con tranquillità. La squadra è forte e possiamo migliorarla. Siamo al top della classifica, non sappiamo che posizione, ma proveremo a fare bene tutte le competizioni restando in Champions ogni anno e crescendo come società”.

Mister, cosa ti ha portato a scegliere Napoli?Ci sono giornalisti che arrivano da tutto il mondo, siamo in Champions, è una squadra che cresce rispettando le regole e abbiamo un grande futuro. Ci sono ambizioni e cercheremo di migliorare anche le strutture qui. Possiamo costruire qualcosa di grande. Io posso dare al Napoli delle idee, ma loro hanno già fatto tanto altrimenti non starebbero qui a questi livelli”.

Dal Brasile – Presidente, Benitez come può aiutarla a far crescere il club?Benitez ci aiuterà in questo processo di crescita, con risultati che spero ci possano permettere di giocare per sempre in Champions. Spero che Platini modifichi le normative per avere maggiori squadre per ogni nazionale, rimuovendo l’Europa League che è un problema per i costi più che altro, allora a quel punto potremo crescere maggiormente. Sarà importante avere un nuovo stadio, ma questo dipende delle persone con carichi pubblici ed ho qualche dubbio. Se permetteranno la costruzione dello stadio allora faremo un salto importante. Rifare il San Paolo significherebbe rifare anche una parte importante della città”.

Ancora dalla Spagna. Mister, cosa hai provato per questa accoglienza. Vuoi portare spagnoli a Napoli?Sentirsi ben vouti sin dall’inizio è importante. Sul sito ho avuto 30mila contatti il primo giorno, 20mila persone hanno risposto alle domande sul luogo. Parto con un vantaggio, perchè il club mi segue nei limiti. Siamo ottimisti e vedo analogie anche con le altre squadre in cui ho lavorato. Ma bisogna vincere per mantenere questa fiducia. Darò tutto per questa squadra, questo club e questa tifoseria. Per gli acquisti abbiamo già parlato col club, sono stati già definiti, non mi importa se siano spagnoli o no, l’importante che siano forti”.

Ancora dall Spagna. Mister, in che squadra subentri e che staff avrai?Mazzarri ha fatto un grande lavoro ed ha lasciato un gruppo di lavoro che ha professionalità e questo è un grosso vantaggio. Sarà più facile rapportarsi con loro e potremo confrontarci con square che dal punto di vista finanziario sono state avanti. Dico sono state perchè il Napoli è in crescita e presto potrà competere con altre squadre con un bilancio maggiore. Pecchia sarà il mio vice, conosce il campionato, la città, l’ambiente e sarà un grande aiuto”.

Dalla Spagna, As. Presidente, questo è un orgoglio anche per il calcio spagnolo. Benitez è un tecnico di prestigio che va solo in grandi club e che poteva andare al Real Madrid: “Io non rubo niente alla Spagna, lui è un uomo internazionale e io voglio questo. Ho sempre criticato l’Italia per questo. Il Real Madrid è un azionariato pubblico, non ha mai rispettato il fairplay e non so nei prossimi anni quanto potrà essere forte fino a quando non si abituerà a questa mentalità. Il Barcellona invece già è diverso perchè sfrutta molto il vivaio ed ha inventato una sua filosofia di gioco. Parlate con Rumenigge del Bayern che mi ha detto che non darà mai 20mln lordi di ingaggio ad un giocatore. Al massimo 6-7mln lordi, ovvero 3,5 netti, nonostante abbia uno stadio costruito insieme ad un’altra squadra e poi l’hanno acquisito al 100% perchè l’altro club ha avuto difficoltà. E stiamo parlando di un club che è gestito dall’Audi ed altri grandi società”. Benitez: “Io sono contento di questo. Potevo andare al Real, io sono di Madrid, ma avevo dato la mia parola al Liverpool. Non devo spiegare perchè non sono al Real Madrid. Io sono libero di scegliere e sono felice di far parte di un grande club come il Napoli, che ha tifosi spettacolari”.

Presidente, c’è l’apertura per una contropartita tecnica per ridurre la cifra di 63mln come Dzeko? “Può darsi, ma se valutato una cifra giusta, visto che non ha giocato ultimamente. Io ti dò Cavani che in tre anni ha fatto quello che ha fatto, mentre Mancini aveva messo da parte Dzeko. Io non so cosa gli sia successo. Noi non facciamo gli allenatori per gli altri, che uno diventa bravo e lo rivendiamo. Dammi i 63mln di euro, poi se vuoi ti dò 10-15 per Dzeko, ammesso che il giocatore voglia venire. Bisogna ragionare a 360°”.

Mister, quanto tempo si da per dare un’impronta a questa squadra? “Non si può dire. Anche il modulo, Maggio sta giocando con la nazionale a quattro, dall’altro lato la stessa cosa. C’è bisogno di tempo per capire, e dipende se i giocatori capiranno subito cosa voglio. Col direttore sportivo abbiamo preparato le amichevoli per il ritiro e per il dopo-ritiro”.

Mister, il Napoli affronterà la Champions: “Per questo stiamo cercando di fare una squadra capace di essere competitiva sui tre fronti. Parliamo di Cavani perchè si parla sempre di lui, ma Hamsik è un giocatore importante ed Insigne ha grande futuro. Per me sono tutti importanti. Ripeto, Hamsik per me fa la differenza”.

Presidente, sulla stessa domanda: “Il City ha detto che non può pagare 63mln di euro per Cavani. Può cedere qualche altra cosa, ma che non interessa al Napoli. Il Chelsea invece non ho sentito ‘marina, marina’ marina’, alcuni agenti dicono il Chelsea vi parlerà, ma loro hanno parlato con qualcuno che ha parlato con altri che hanno parlato con altri. La mia società non ha mai ricevuto una telefonata. E’ difficile pagare 63mln di euro, il fair play finanziario condiziona tutti. Il City ha fatto una seconda società per sfuggire al fairplay. Platini, ascoltami bene. Non mi interessa che avrò problemi legali da domani”.

Mister, Cavani può giocare nel Chelsea o City? “Ho avuto una conversazione con lui, ma è impegnato con la nazionale Noi dobbiamo aspettare, ma è importante per noi e sarebbe importante tenerlo con noi. Tutti parlano di lui, in Inghilterra ma anche in Spagna”.

Presidente, com’è la situazione Cavani? “Con Edinson c’è un ottimo rapporto, non è cambiato nulla. I titoli delle tv non hanno rappresentato in modo preciso le sue parole. Lui non potrebbe mai sminuire l’importanza di un club come il Real Madrid. I titoli si fanno per vendere. Se si fa avanti l’Anzhi lui dice no grazie, ma se si fa avanti il Real, il Barça o il Bayern è umano dire vedrò, valuterò. Lui sa anche che ha firmato un contratto per cinque anni, ora ne restano altri quattro, quindi ha un obbligo ed anche lui avrà la capacità di essere ambasciatore educato di se stesso se volesse andare via. Ma c’è una clausola, e giuridicamente nessuno può fare nulla. Edi sa che Napoli è un grande palcoscenico, qui è una prima donna, altrove non so se sarà la sola ed unica prima donna. Già nelle nazionali riscontra una certa difficoltà, Napoli per lui è una culla vera in cui sente serenità ed esprime la sua potenzialità. Se questa si è esaurita a Napoli è tutto da dimostrare, lui è intelligente e queste considerazioni le farà”.

Mister, cosa intendeva dire con la frase ‘Il Napoli è più di un club’?Devo imparare il napoletano. Ora non sono Rafa, ma Rafè. Voglio conoscere la città ed il sentimento dei tifosi. Tutti i giocatori mi hanno detto l’ambiente del San Paolo com’è, in strada mi hanno fermato in tanti e si vede che la gente ha passione. Sono milioni di tifosi che pensano alla domenica, questo è più di un club. Qui profuma di calcio e spero di fare bene, se inizialmente non lo faremo spero ci sia un aiuto perchè poi lo faremo”.

Mister, intendi puntare sui giocatori di questa città? “I tifosi mi hanno detto cosa visitare tramite il sito. Sono molto contento, io sono spagnolo ed ho qualcosa simile dal punto di vista caratteriale e sarà facile per me capire la mentalità napoletana. Io non sono qui per vedere la città, ma se ho questo sentimento sarà più facile anche per capire i giocatori che ci sono. Ho seguito Insigne, ha fatto benissimo, ma la prima cosa è lavorare per la squadra”

Per il presidente, che obiettivi ti poni per i prossimi anni? “Non faccio ipotesi di un sognatore, sto cercando di capire se avrò la forza di replica la napoletanità con molti napoletani, in Inghilterra, in una città come Londra. Ho chiesto una deroga alla lega americana per costruire una terza squadra, un Napoli New York, altrimenti vireremo sul Messico dove ci sono tanti tifosi che ci adorerebbero”.

Da Al Jazeera: Presidente, quali sono le ambizioni del Napoli?:Il Napoli deve rappresentare una bandiera, non solo nazionale, ma internazionale. Eravamo oltre i 500 posti nel ranking, recentemente un’azienda ci ha posizionato al ventesimo, un’altra quindicesima mentre la uefa quale posto più dietro. Non so quale sia la classifica vera, ma nei prossimi cinque anni avremo la possibilità di salire”.

Mister, si parla tanto di Cavani lei ci ha parlato? “Io ci ho parlato, sono in contatto tramite messaggio. Lui è fortissimo, è un giocatore importante per noi. Siamo contenti di lui e aspetto di vederlo e sono disposto a parlare con lui più volte”.

Mister, che errore non vuole ripetere in Italia?Tante cose. Noi sappiamo cosa migliorare, la società è diversa, i tifosi sono diversi e la squadra è diversa. Qui c’è un progetto sportivo, si vuole crescere. Il presidente e tutti i dirigenti hanno idee chiare per migliorare ed avere futuro”.

Presidente, con Benitez si completa quel discorso sull’internazionalizzazione? “Napoli non ha bisogno di internazionalizzarsi, è una regina del mondo. Io sono venuto da Los Angeles non per giocare, ma perchè ci credevo. Tutti i giornali più prestigiosi hanno detto che a Napoli non funziona nulla, ma il calcio sì e siamo secondi solo alla Juve. Benitez è il tecnico giusto per noi, ha esperienza internazionale, ci accompagnerà in questa crescita. Avevo parlato di dieci anni, dopo otto anni ne abbiamo concluso uno e con Rafa ne inizia uno. Non si può dire che abbiamo fatto x l’anno scorso e quest’anno dobbiamo fare z. Quest’anno si riparte, è un viaggio diverso che dovrà avere la sua programmabilità e non impostato per vivere alla giornata. Noi non siamo interessati al risultato di oggi, ma quello di domani e dopo domani”.

[Gaito/De Magistris – Fonte: www.tuttonapoli.net]

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