Napoli: la prima di Higuain, le prossime mosse di mercato

Una serata, l’ennesima internazionale, dall’impatto forte e assai gradevole. Il Napoli, introdotto al San Paolo dalle spettacolari coreografie delle cheerleaders e dai fuochi pirotecnici, supera il Benfica con un pizzico di affanno nel finale ma anche con una discreta prova d’insieme. Segna Gonzalo Higuain per la prima volta davanti alla sua gente e quella del Pipita è una prestazione intelligente, al servizio della squadra nel primo tempo, incisiva nel momento opportuno come si richiede ad un attaccante di razza. Bene tutti o quasi, da Behrami al solito funambolico Insigne, passando attraverso la sicurezza mostrata dai due portieri e l’ambientamento progressivo di Mertens e Callejon. I meccanismi della retroguardia vanno ancora oliati ma conforta la condizione fisica che è in crescita dopo i cali fin troppo evidenti dei finali inglesi. Il segnale più importante tuttavia lo lancia ancora una volta via twitter Aurelio De Laurentiis quando annuncia il legame a vita tra il Napoli e Marek Hamsik.

Lo slovacco, blindato fino al 2018, è il simbolo di un progetto che vuole arrivare a vincere in Italia e in Europa ma anche la risposta alle tentazioni che nelle ultime stagioni hanno privato il club azzurro dei numeri di Lavezzi e Cavani. Benitez assicura che la sua creatura è solo al 50% di un cammino che dovrà portarla a stravolgere la mentalità e il modo di intendere la partita. Il pubblico fin troppo esigente di Fuorigrotta raccoglie con entusiasmo i frutti della rivoluzione, in attesa che il mosaico venga completato dagli ultimi fuochi del mercato. Non guasterebbero infatti un difensore veloce da aggiungere all’attuale disponibilità ed un centrocampista dai piedi buoni che possa integrare ciò che già oggi garantiscono Inler, Behrami ed anche Radosevic in termini di dinamismo.

Le piste sono quelle indicate a più battute: Skrtel o Astori renderebbero forte come non mai la terza linea, Mascherano e Jackson Martinez rimangono i sogni proibiti dei tifosi che godono delle ambizioni del presidente. Le strade tuttavia sono tutte abbastanza complicate: il difensore slovacco del Liverpool ha un ingaggio faraonico mentre per il centrale della nazionale Cellino continua a chiedere 13 milioni sull’unghia. Quasi quanti ne occorrerebbero per strappare ai sardi Ibarbo. E’ intanto in scadenza il tempo a disposizione dell’entourage di Martinez per provare a far breccia nella muraglia eretta dal Porto: 37 milioni sono davvero troppi ed è per questo che il Napoli tiene sott’occhio ciò che accade al Galatasaray, dove Yilmaz ha da fare i conti con la concorrenza fortissima di Drogba.

Quindi il fronte juventino. Matri può davvero diventare la prima scelta, indipendentemente da Zuniga che Bigon continua a blindare, sebbene il colombiano, in scadenza nel 2014, non sia indifferente al fascino della vecchia Signora. 15 milioni è la valutazione dell’attaccante di Lodi che in bianconero guadagna quasi tre milioni a stagione. Il Napoli ci pensa e fa bene perchè la sensazione è che Benitez possa trovarsi a guidare la squadra più forte allestita, nei quasi dieci anni di gestione, da Aurelio De Laurentiis.

[Silver Mele – Fonte: www.tuttonapoli.net]

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