Napoli-Lazio: sfida nella sfida

Per decidere chi sarà l’anti Juventus, almeno in queste battute iniziali della stagione, Napoli e Lazio metteranno in campo tre sfide individuali nella sfida fra collettivi. In attacco si affronteranno due bomber purissimi come Edinson Cavani e Miro Klose, giocatori da cui dipendono buona parte dei destini delle due squadre, visto quanto i loro gol incidono nel bilancio di punti stagionale; in mezzo al campo la sfida sarà invece fra Hamsik e Hernanes giocatori determinanti nel dare tempi alla manovra e qualità in mezzo al campo; l’ultima sfida è fra i pali con De Sanctis e Marchetti – rivali anche per una maglia in nazionale – che con le loro parate più di una volta hanno tenuto a galla le rispettive squadre.

Ecco quanto scrive La Gazzetta dello Sport a riguardo partendo dal duello fra bomber: Suggestivo quella tra Cavani e Klose, per esempio. Per il tedesco sarà la prima volta contro il Napoli. Eh sì, perché nella scorsa stagione Klose saltò per infortunio sia il match del San Paolo sia quello di ritorno all’Olimpico. Stavolta, invece, ci sarà. Ed anche riposato, visto che domenica sera contro il Genoa è entrato in campo solo nel quarto d’ora finale. Una scelta che non è piaciuta ai tifosi laziali, ma inevitabile per Petkovic visto che tra Lazio e nazionale tedesca Miro stava giocando una partita ogni tre giorni da un mese.

Senza di lui la Lazio paga dazio. Le statistiche dicono infatti che con Klose i biancocelesti hanno una media-punti da Champions, senza da metà classifica. La continuità dimostrata da Edinson Cavani, nelle ultime due stagioni, invece, ne sta esaltando la crescita. Tra gli attaccanti del nostro campionato è sicuramente tra i più prolifici sotto rete. Da quando è a Napoli, ha già realizzato 74 reti. E un rendimento così l’hanno avuto, nello stesso periodo, soltanto Di Natale ed Ibrahimovic. I risultati del collettivo napoletano sono prevalentemente legati alle reti dell’uruguaiano che non avrà l’esperienza di Klose, ma di certo ne può sorreggere la sfida. E il confronto tra loro due potrà essere uno dei momenti più intriganti dello scontro diretto di questa sera. L’alta qualità dovrebbe essere assicurata da Hernanes e Hamsik. Sul piano della qualità, il palleggio del brasiliano ha pochi uguali, mentre sotto il profilo della velocità d’azione e dei tempi d’inserimento, lo slovacco è tra i migliori al mondo. Mazzarri gli ha ritagliato un nuovo ruolo, quest’anno, lo ha sistemato da interno nel centrocampo a 5, il che gli permette di inserirsi in tutti gli spazi che gli aprono Pandev e Cavani. Sono due talenti, comunque, che elevano di tanto il tasso tecnico di Lazio e Napoli e dalle loro intuizioni tecniche potranno nascere momenti di spettacolo puro. Il brasiliano è tipo che si esalta nelle sfide di cartello e negli stadi importanti. Il motivo lo ha spiegato lui stesso: «Queste sono le partite che vedono anche in Brasile e questo per me è uno stimolo non indifferente». Con Petkovic ha arretrato di qualche metro il suo baricentro, ora gioca nella stessa posizione che occupava in Brasile. E da lì promette di essere determinante anche stasera al San Paolo.

La Gazzetta dello Sport conclude infine parlando infinde dei due numeri uno : La differenza di età non impedisce a Morgan De Sanctis (35 anni) di difendere a denti stretti il suo posto in Nazionale. E tra i probabili successori per il futuro, potrebbe esserci proprio Federico Marchetti (29). In questa fase del campionato, entrambi sono stati determinanti in diverse partite. Il napoletano, tanto per intenderci, ha evitato ai suoi la sconfitta a Catania, compiendo un vero e proprio prodigio su Gomez, nei minuti finali. Nello scorso campionato il portiere laziale fu il grande protagonista della sfida del San Paolo. Parò tutto il parabile, compreso un tiro di Lavezzi allo scadere che sembrava destinato a infilarsi in rete. Quel giorno Marchetti divenne l’incubo dei tifosi napoletani. Ma l’ex cagliaritano è pronto a raccogliere le sfide. Il clima delle partite che contano lo esalta. Come lo esalta anche la sfida a distanza con quel De Sanctis che, differentemente da lui, fa parte del club Italia. Pur avendo grande rispetto per tutti i colleghi, Marchetti non si sente inferiore a nessuno, a parte Buffon. Vuole ribadirlo anche stasera al San Paolo

[Tommaso Maschio – Fonte: www.tuttonapoli.net]

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