Non è solo una questione puramente “sportiva”. No, arrivare al secondo posto, e quindi essere sicuri di giocare la prossima Champions League, consentirebbe al Napoli un guadagno, tenendosi stretti nei calcoli, di almeno trenta milioni di euro. E in più, come riporta Il Mattino, i club italiani hanno un market pool tra i più alti d’Europa: si tratta della quota dipendente dal mercato televisivo del Paese di riferimento.
PREMI – 8,6 milioni solo per la partecipazione ai gruppi. Poi ci sono le variabili così composte: 1 milione per ogni vittoria, 500 mila euro per ogni pareggio; 3,5 milioni per la qualificazione agli ottavi e poi ancora a salire, fino ai 10,5 milioni per il successo finale. Tanto per fare un esempio, ci si può rapportare alla Champions giocata l’anno scorso dagli azzurri:gli introiti furono di circa 40 milioni, considerando anche gli incassi dello stadio (da record quelli con Chelsea e Bayern Monaco), e tutti i bonus degli sponsor. Se si pensa che quest’anno la partecipazione all’Europa League ha prodotto solo 4,5 milioni di euro, si capisce subito il perchè di un diverso appeal tra le due manifestazioni. Volendo dunque tirare le somme, e senza esagerare, la partecipazione alla prossima Champions League significherà, come minimo, un incasso di trenta milioni di euro. Trenta buoni motivi per blindare il secondo posto dagli attacchi del Milan.
IN VANTAGGIO RISPETTO AI ROSSONERI … – Il Milan corre come un treno. E il Napoli, a questo punto, deve stare attento ed evitare un sorpasso dei rossoneri. Il Mattino oggi in edicola mette a paragone i calendari delle due squadre da qui fino al 14 aprile, giorno dello scontro diretto a San Siro. Quello di Allegri sembra, almeno sulla carta, più difficile: il Milan dovrà far visita alla Juventus e andare a giocare a Firenze. Il Napoli invece, affronterà solo squadre che lottano per i bassifondi della classifica. Ma anche questo, si sa, potrebbe rappresentare un problema.
[Vincenzo Balzano – Fonte: www.tuttonapoli.net]
