“Non siamo in crisi, ma è un momento in cui le cose non ci vanno bene. Quello che conta è sempre l’attenzione e la concentrazione. A volte ci manca quel pizzico di cattiveria in più che fa la differenza”: le parole rilasciate ieri in conferenza stampa da Walter Mazzarri riassumono perfettamente il momento che sta attraversando il suo Napoli.
DOPPIO VOLTO – Bene, benissimo in Europa, male in campionato: la crisi c’è, è di risultati soprattutto ed è un dato innegabile. Dodici punti dalla vetta e dieci dalla zona Champions rappresentano una classifica amara, e di certo non veritiera per il valore della squadra. Capace di prestazioni superlative contro squadre forti (per informazioni chiedere al Milan, all’Inter, al Manchester, al Bayern, alla stessa Juventus capolista che per settanta minuti ha tremato al San Paolo), e di altre incredibilmente deludenti contro compagini di medio-bassa classifica come Chievo, Catania, Novara, Fiorentina. La partita con la Roma fa storia a sè: la dea bendata ci ha messo del suo, ma alcuni errori sono stati evidenti. “Attenzione e concentrazione”: sono le due caratteristiche venute meno nella gara con i giallorossi. Insieme all’intensità di gioco, alla rapidità d’esecuzione e a quel ritmo alto senza il quale il Napoli non riesce ad esprimersi al meglio del suo potenziale.
RIMEDIO – La preoccupazione che monta in questi giorni può essere spazzata via in un solo modo: battendo il Genoa, questa sera al San Paolo. Facendolo in maniera netta, dimostrando che l’ardore dei giorni migliori cova ancora sotto la cenere degli ultimi risulati negativi. Serve far rivedere al pubblico di Fuorigrotta, che anche stasera darà sfoggio della sua grandezza, quella grinta feroce con cui il Napoli è capace di metter sotto ogni avversario, indipendentemente dal suo nome e dalla caratura tecnica. Bisogna battere un colpo. E rimettersi in carreggiata regalando così un Natale tranquillo ai napoletani.
[Vincenzo Balzano – Fonte: www.tuttonapoli.net]