Specchio fedele del calcio italiano. Il Napoli riesce ad opporsi al Barcellona solo per venti minuti, prima di essere triturato dagli alieni blaugrana. Inutile stare a recriminare, tanto meno pensare all’opportunità di organizzare un’amichevole del genere. Si cresce soprattutto prendendo ceffoni, e questa dura lezione dovrà tornare utile al Napoli per il futuro. Non sarà semplice misurarsi con la Champions League. E’ vero che non tutte le squadre sono forti come quelle di Guardiola, ma vedendo la partita del Camp Nou vengono in mente due sole parole: manifesta inferiorità.
TROPPO FORTI LORO – E’ campione di Spagna e d’Europa, attua il suo calcio spettacolare contro chiunque gli si trovi davanti. Nessuno sconto, mai. Per informazioni chiedere a Mourinho, o a sir Alex Ferguson. Questa squadra ha messo sotto pure loro, di conseguenza ha distrutto il Napoli. Che non è stato capace di opporre resistenza, se non per i primi venti minuti, quando Cavani ha messo paura al popolo blaugrana insaccando in rovesciata e vedendosi il gol annullato per un fuorigioco dubbio. Poi il black out azzurro, cercato, voluto, provocato dal Barcellona, che ha iniziato a macinare il suo gioco fatto di tocchi di prima e di improvvise folate, inserimenti dei centrocampisti e tagli delle punte. Il Napoli ha intravisto il burrone, è bastato poco per caderci dentro. Cinque gol subiti, tre legni, due parate importanti di De Sanctis e Rosati. Potevano essere il doppio.
CONCENTRATI SUL CAMPIONATO – Non sarà facile forse, ma bisogna archiviare il prima possibile questa sconfitta, lasciarsela alle spalle e considerarla un buon allenamento. Non contro purtroppo, ma da sparring partner. Ora sotto con il Genoa, rossoblù come il Barcellona, diverso nella sostanza e nella forza. Servono subito tre punti, per iniziare al meglio la stagione, e cominciare a mettere fieno in cascina: sarà un anno molto delicato. Il passaggio del turno in Champions non potrà, e non lo si scopre certo grazie al Barcellona, essere un obiettivo realistico. Meglio camminare a fari spenti, e concentrarsi sulla realtà del campionato Italiano. Dove, tra tanta mediocrità, il Napoli potrà ancora emergere.
[Vincenzo Balzano – Fonte: www.tuttonapoli.net]