Premessa: il Napoli ha un solo obiettivo per domenica. Battere l’Atalanta, in un modo o nell’altro. Magari anche facendo storcere il naso agli esteti del calcio, ma agli azzurri serve una vittoria: anche in stile Siena, prima di Natale. Una partita giocata male per lunghi tratti e poi vinta nel finale: gare del genere consentono di aumentare l’autostima dei calciatori.
Da quanto emerge da Castel Volturno non dovrebbero esserci grossi stravolgimenti di formazione. Tanto meno di moduli: il Napoli scenderà in campo con il 3-4-1-2, forse l’unica certezza che la squadra ha, in questo momento delicato. Non cambierà la disposizione tattica dunque, ma Mazzarri potrebbe decidere di sostituire alcuni interpreti.
DIFESA – Molto dipenderà da Britos. Il tecnico vorrebbe riproporre il suo corazziere nel terzetto che vedrà il ritorno di capitan Cannavaro dopo la squalifica, e il consueto impiego di Campagnaro. Il difensore uruguaiano è alle prese con i postumi dell’intervento alla mandibola. Porta ancora i punti dell’operazione, e le sue condizioni saranno valutate negli ultimi due allenamenti che la squadra svolgerà, domani e sabato pomeriggio: se non se la sentirà di rischiare, il suo posto verrà preso da Gamberini.
CENTROCAMPO – Sono due i dubbi per quanto riguarda il reparto nevralgico del campo. Il primo, sugli esterni: Armero si candida in maniera prepotente per una maglia da titolare, Mazzarri potrebbe decidere di dare un turno di riposo ad uno tra Maggio e Zuniga. Entrambi avrebbero bisogno di tirare il fiato: non è esclusa, a questo punto, una staffetta. Poi c’è Inler. Le cui ultime prestazioni sono state molto al di sotto dei suoi standard. Dzemaili potrebbe rilevare il posto del compagno di nazionale, con Behrami che è l’unico, al momento, ad avere la certezza di giocare.
ATTACCO – Hamsik e Cavani le certezze. Lo slovacco agirà come sempre sulla trequarti, un pò più avanti di lui, vicino al Matador, uno tra Pandev e Insigne. Il macedone è subentrato a gara in corsa a Verona, Mazzarri potrebbe decidere di farlo partire dal primo minuto con l’Atalanta: Insigne potrebbe servire più avanti, ovemai si materializzassero i fantasmi di un altro risultato negativo. La sua capacità di cambiare passo alla squadra si è spesso palesata proprio quando è entrato in campo nei secondi tempi delle partite. Un’arma da non sottovalutare contro la squadra di Colantuono, che non verrà certo a fare la partita al San Paolo.
[Vincenzo Balzano – Fonte: www.tuttonapoli.net]