Era il 25 ottobre 2010, nemmeno un anno fa. Il Milan arrivava al San Paolo con il piglio della grande e con un gol per tempo regolava un Napoli generoso e coraggioso ma incapace di mantere il controllo nei momenti decisivi. Era una squadra dalle enormi potenzialità ma che appariva immatura per i grandi appuntamenti. Un gruppo a cui mancava quel pizzico di cattiveria e che non aveva risorse necessarie per reggere lo stress psicofisico che deriva dal competere su più fronti. Un anno dopo al San Paolo è andato in scena un film completamente differente. Un Napoli perfetto ha steso con apparente facilità un Milan incapace di proporre rimedi contro la freschezza, l’irriverenza ed il dinamismo partenopeo.
Cosa è cambiato? Oltre alla crescita esponenziale dei singoli, un dato merita attenzione e può essere spunto per alcune riflessioni. Nel match dello scorso anno nel corso della gara subentrarono dalla panchina Yebda, Sosa e Dumitru. Nella gara di questa stagione Mazzarri ha potuto contare sull’apporto dalla panchina di Pandev, Dzemaili e Zuniga. Un salto di qualità notevole che testimonia come la società in estate sia intervenuta in maniera oculata per aumentare mediamente il livello della squadra e garantire una continuità di rendimento anche in mancanza di qualche titolare. Un ulteriore passo è stato fatto.
Non ci sono solo Cavani, Lavezzi ed Hamsik ma c’è una squadra che può contare su risorse in ogni reparto. Una garanzia notevole in vista di una stagione lunga e dalle aspettative che vanno facendosi sempre più importanti. Bisogna però, per evitare cali, ripetere un ritornello nella testa: è’ solo l’inizio, è solo l’inizio, è solo l’inizio…Ma che inizio!
[Arturo Minervini – Fonte: www.tuttonapoli.net]
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