Dopo vent’anni d’assenza i partenopei tornano a calcare la scena Europea e lo fanno alla grande: scardinando ogni pronostico è 1-1 col City di Aguero.
Mezza impresa del Napoli d’antan di Walter Mazzarri che ferma i favoritissimi padroni di casa del Manchester City 1-1 (Cavani e Kolarov su punizione i marcatori), portando a casa un risultato che alla vigilia della partita poteva essere ricondotto più che altro ad un sogno, non fosse altro per la prolungata assenza (un ventennio) dei partenopei dalla massima rassegna Continentale, quella Coppa dei Campioni che mancava dai tempi di un certo Diego Armando Maradona. Un’astinenza che in genere si rivela fatale alle aspirazioni di qualsivoglia club, visto che l’esperienza in campo internazionale è quanto mai fondamentale, una discriminante imprescindibile.
Ma non nel caso del Super Napoli che, facendosi beffa della logica e della tradizione sfavorevole alle debuttanti, fa persino tremare in più di un’occasione gli inglesi stellari (Aguero, Yaya Toure, Dzeko…), dimostrando come non sia in questa manifestazione solo per fare esperienza, ma per onorarla al massimo, possibilmente per giocarsela alla pari con qualsiasi avversario gli si ponga innanzi, senza timori reverenziali. Che la competitività da sogno del Napoli travalichi i confini nazionali lo si capisce già nel primo tempo, con Lavezzi che spediva a stamparsi sulla traversa un pregevolissimo tiro che avrebbe meritato un esito felice, per quella che era la prima azione offensiva degli ospiti, dopo aver assistito agli assalti del City, che mostrerà a più riprese la superiorità tecnica rispetto agli azzurri. Sono proprio gli inglesi a fare la partita: leit motiv del match saranno gli attacchi continui degli uomini di Roberto Mancini, col Napoli bravo a resistere e ad agire di rimessa, come si confà ai team non proprio fortissimi.
Ma a dispetto dell’inferiorità è proprio il Napoli (un quarto d’ora dopo una traversa interna di Tourè) in avvio di secondo tempo a sfiorare il gol con Hamsik (il migliore dei suoi nello smistare palloni e nell’incunearsi fra le tele difensive) che si vede ribattere sulla linea una conclusione a botta sicura. Poi al 68′ quello che non t’aspetti: strepitosa ripartenza di Maggio che recupera una palla nella sua trequarti, si fa tutto il campo e al limite pesca in verticale Cavani che con un diagonale destro deposita la sfera tra le gambe di Hart. È tripudio! Il Napoli sogna addirittura il colpaccio. Poi a smorzare gli entusiasmi vi penserà Kolarov su punizione. Poco prima Aguero aveva colpito la seconda traversa per i padroni di casa.
Finisce in parità. Il Napoli è già di livello internazionale!