Napoli-Siviglia, una sconfitta che fa bene: ecco come si gioca in Europa

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Sono partite queste che qualcuno con troppa fretta non esita a bollare come “calcio d’agosto”. Si tratta invece di gare vere, match che arricchiscono il bagaglio d’esperienza e che servono a far comprendere, senza l’assillo dei tre punti, quale clima si respirerà in Europa. Nell’Europa che conta.

ASPETTO MENTALE – Che poi molto spesso è preponderante, al di là delle alchimie tattiche. Nella partita di ieri sera il Napoli non ha giocato male; ma è venuto meno nei momenti clou del match, subendo i due gol paradossalmente nel suo momento migliore, quando la pressione era tutta sul Siviglia. Che da squadra smaliziata però, non ha fatto una piega, e senza disunirsi ha tenuto botta alla spinta partenopea, colpendo l’avversario quando era più forte e amministrando poi la partita grazie anche ad una condizione fisica migliore (la Liga inizia il 21 agosto).

L’atteggiamento andaluso è sembrato in alcuni frangenti esagerato rispetto al valore amichevole del match, ma anche questa può essere una lezione per gli azzurri. In Europa, come hanno sottolineato sia De Laurentiis giovedì scorso, che Mazzarri ieri, non ci si può permettere cali di tensione, soprattutto non si può e non si deve cadere nei tranelli di arbitri e avversari: le espulsioni di Maggio e Lucarelli sono sintomo di una mancanza di esperienza e di malizia che può risultare fondamentale ai fini del cammino in Champions.

MALLORCA E BARCELLONA – Le prossime tappe di questo precampionato di stampo “spagnolo” diranno se gli azzurri avranno metabolizzato la sconfitta con il Siviglia. Serviranno passi in avanti soprattutto dal punto di vista della mentalità, con il Napoli che dovrà adattarsi al più presto a quella europea. Per quanto riguarda lo stato fisico dei giocatori, è chiaro che non può essere ancora al massimo; anche nella gara di ieri sera dopo un inizio a spron battuto gli azzurri sono calati alla distanza, venendo fuori nuovamente quando Mazzarri ha inserito forze fresche nella ripresa (soprattutto Zuniga e Dzemaili). Il tempo, anche in questo caso, sarà un alleato prezioso. E in questi venti giorni che mancano all’inizio della nuova stagione, gli azzurri potranno ancora migliorare.

[Vincenzo Balzano – Fonte: www.tuttonapoli.net]