Le parole di Luciano Spalletti, nuovo allenatore del Napoli, nel corso della conferenza stampa di presentazione.
CASTEL VOLTURNO – Luciano Spalletti, nuovo allenatore del Napoli, è intervenuto in conferenza stampa. Queste le sue parole: “Il Napoli è una squadra forte e sono curioso di entrarci dentro il prima possibile per vedere quanto ne è consapevole. Se non sai di essere forte a volte non completa quello che deve essere il tuo comportamento. Da quando mi hanno detto che sarei venuto qui non ho tolto mai gli occhi di dosso a questa squadra. Mi piace e mi assomiglia, poi però bisogna averci a che fare. Ho avuto del tempo per stare un pochino a casa e lì è facile, si sta con la famiglia e si vive in campagna. Ogni tanto fa bene, perché si cammina tanto e si rinforzano i piedi. Siccome c’è tanta strada da fare, avere dei piedi forti è una bellissima cosa. Sono stato contento dal primo momento che mi è stato detto di venire qui, il Napoli è una squadra forte e la città è una città forte. Completa il mio tour dell’anima, ho allenato a Roma nella città del Papa, poi a San Pietroburgo nella città degli Zar e poi a Milano nella città delle moda. Ora c’è il Napoli e sono orgoglioso di sedere sulla panchina della squadra in cui ha giocato Maradona. È la città in cui calcio e miracoli sono la stessa cosa”.
Su Insigne: “Secondo me sarebbe meglio parlare prima con lui che con voi del vostro capitano, ma siccome di Insigne ne parlo bene penso di non turbarlo. Con Insigne ci ho parlato a telefono, gli ho detto che mi piacerebbe fare questo percorso con lui al mio fianco. Poi ci sono altre questioni e quelle le andremo ad analizzare insieme a lui quando ritorna. Bisogna fare i complimenti a lui e Di Lorenzo per l’Europeo spettacolare, che si adatta a fare tutto e lo fa sempre con grande qualità. Complimenti anche a Mancini per la squadra che ha allestito, è visibile che somiglia più a una squadra che a una selezione di calciatori. Molto del suo tempo per allenare lo spende per fare gol e proporre un calcio offensivo”.
Sugli obiettivi: “Abbiamo solo una strada, una sola risposta: i risultati. Non c’è altra strada. Ai tifosi quello che gli dai glielo rendono con gli interessi, è un progetto importante allenare qui. Mi piace lo slogan “sarò con te”, la canzone di battaglia di tante partite, mi piace particolarmente perché è un segnale, un grido d’appartenenza che non deve mai mancare nelle squadre e nello sport, ma è una mano che ti tende la città, forte, importante, che dovremo stringere forte per arrivare lontano, dimostrare di meritare questa maglia. E’ una squadra della città, sono quasi tutti tifosi azzurri, e quindi dobbiamo restituire l’amore della gente col comportamento e la disponibilità in campo. Mi sveglio sempre in forma, poi magari mi deformo in base quello che trovo. Io sono qui per tentare di allenare bene questo Napoli, per fare più risultati possibili per il Napoli. Napoli ama i propri eroi, io e la mia squadra vorremmo delle persone da ricordare per la città”.
Sulla serie di Totti: “Sono felice di avergli dato la possibilità di fare una fiction, però posso assicurarvi che aveva i contenuti per farla su di lui. Mi dispiace che non abbia avuto grande successo, se me lo dicevano prima gli giravo un pochino di scene e lì si che si faceva audience. Non mi voglio sottrarre a parlare di questa cosa, ma ora bisogna parlare del Napoli. Dopo parleremo delle cose meno importanti”.
Sulla Champions League: “Mi sembra che il presidente abbia toccato i tasti giusti, bisogna provare a mettere a posto i conti e ritornare in Champions. È chiaro che per entrare tra le prime quattro servono giocatori forti, sarà la mia ossessione tornare in Champions. Qualcuno ha scritto che io terrei tutti i calciatori che ho e che mi andrebbe bene la squadra così com’è, ed effettivamente questa è una squadra forte. Poi sappiamo che per contratti in scadenza e per il Covid, il prossimo Napoli probabilmente anche in virtù delle parole dette dal presidente sarà differente da quelli precedenti. Siamo qui per questo, costruire un Napoli altrettanto forte”.