Una partita del campionato italiano di serie A con 8 reti non si vede spesso. È accaduto al San Paolo tra Napoli e Torino, frutto di una precisa conseguenza tattica dovuta alle scelte dei tecnici.
Nella formazione di partenza Mihajlovic ha raddoppiato l’esterno difensivo sulla destra. Il rientrante De Silvestri si è schierato in linea con gli altri difensori, mentre Zappacosta ha avuto l’ordine di presidiare il centrocampo a difesa delle incursioni di Hamsik con l’incarico di gestire anche le ripartenze.
Sarri, forse prevedendo tale attenzione del serbo ha risposto in modo molto intelligente. Approfittando dell’affollamento sulla fascia destra ha schierato Jorginho al posto di Diawara per avere un regista più classico per gestire il pallone a centrocampo. Contemporaneamente ha consentito a Mertens di spaziare liberamente tra la destra e il centro.
Il gioco aggressivo dei partenopei all’inizio è stato poi determinante. La corsia di destra sulla quale spingeva Hamsik è risultata immediatamente sotto pressione. La difesa granata schierata a zona ha dovuto quindi spesso convergere. A questo punto le percussioni di Insigne hanno potuto accentrare su di lui l’attenzione e il successivo e repentino cambio di gioco su Mertens ha fatto la differenza.
In soli 9′ il Napoli è andato a segno 3 volte con il belga. Il tecnico serbo ha faticato quindi a rincuorare i suoi.
Nella seconda frazione Lukic ha preso immediatamente il posto di Valdifiori. E questa è la conferma che Mihajlovic è dovuto intervenire prima a centrocampo che davanti. Inibito in parte il gioco di Jorginho con Lukic attento su di lui, il tecnico serbo ha sostituito De Silvestri con Iago Falque, riportando Zappacosta nella sua posizione naturale.
Lo spagnolo si è attestato sulla fascia destra dell’attacco a dare man forte a Ljajic e Belotti.
Passano solo 2′ e Belotti accorcia le distanze dando un lume di speranza ai granata. Conb l’inserimento di Maxi Lopez il Torino assume una connotazione decisamente offensiva. Sarri quindi ricorre alla sostituzione più logica, dopo il cessato “allarme” sulla fascia destra. Entra infatti Diawara al posto di Jorginho che ha esaurito il suo compito.
Immediatamente Chiriches riporta a 3 le reti di differenza tra le squadre. Col nuovo assetto la manovra dei partenopei riprende vigore, ma il Torino ora è più equilibrato e accorcia ancora con Rossettini.
Gli ultimi 11 minuti di fuoco sono frutto della tensione e dell’agonismo delle due compagini. Gli schemi non saltano ma i capovolgimenti di fronte si fanno più frequenti. Mertens colora la sua giornata di grazia con il poker personale e Iago Falque segna il 3° gol del Torino.
Una partita pirotecnica che Sarri ha vinto tenendo sempre la squadra in equilibrio perfetto.
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