Ultima curva per il Napoli. Dopo la sosta ci sarà lo sprint finale da vivere tutto d’un fiato. La classifica è incredibile per gli azzurri pensando ai campi calcati dal ciuccio qualche stagione fa. Una cavalcata incredibile che può avere risvolti anche straordinari per la tifoseria partenopea.
Una squadra che, probabilmente, meriterebbe di esser meglio rappresentata anche in Nazionale, soprattutto con la difesa che si ritrova Prandelli. Il Ct avrà, probabilmente, qualche perplessità sullo schieramento difensivo del Napoli guidato da Cannavaro, diverso dal suo credo calcistico che non si allontana dalla difesa “a quattro”. Le polemiche intorno alle mancate convocazioni potranno, tuttavia, creare soltanto alcuni fastidi al gruppo di Mazzarri.
Questa fase del torneo merita grande attenzione e rispetto per il lavoro e l’impegno di un club, una squadra, una generosa tifoseria che corre dietro ad un obbiettivo con il pensiero al sogno. Quel rispetto che viene a mancare quando alcuni protagonisti del calcio moderno rilasciano certe dichiarazioni. Questi signori, che De Laurentiis ha giustamente accusato di essere la rovina del calcio, non perdono mai l’occasione per soffiare alle proprie tasche, pur mettendo a rischio i risultati sportivi dei propri assistiti.
Ed ecco che tv e, soprattutto radio, diventano strumenti per azzannare la preda ancora una volta, e poco importa se il momento e poco opportuno, se si corre il rischio di destabilizzare un ambiente. In tutto ciò è evidente la scarsa professionalità con la quale alcuni affrontano il proprio lavoro, che andrebbe regolarizzato opportunamente anche per salvaguardare coloro i quali lavorano con professionalità, seguendo anche un codice etico. Il Napoli, intanto, tra una “richiesta” e l’altra ha ripreso la sua corsa e gli scontri diretti si avvicinano. Si parte, a breve, con la sfida all’amico Reja per attendere, poi, la sorprendente Udinese qualche settimana dopo. I friulani avranno molto da dire a Lecce, subito dopo la sosta.
La pausa dirà se gli uomini di Guidolin hanno attraversato una forma straordinaria o se per loro sarà l’annata buona. Ad Udine si correranno sicuramente pochi rischi di destabilizzazione ambientale. In Friuli c’è meno risonanza rispetto a Napoli, dove è facile seguire l’onda mediatica per battere cassa, soprattutto nel momento meno opportuno. Ad ogni modo, la capacità di tenersi lontani dagli “attacchi” mediatici sarà un ulteriore banco di prova per i giovani azzurri di Mazzarri. Certe situazioni fanno parte del gioco nelle piazze importanti e Napoli lo è in tutto e per tutto.
[Marcello Pelillo – Fonte: www.tuttonapoli.net]
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