Un Mondiale che ha sempre un sapore speciale anche per chi come lui, ha avuto la gioia di vincerlo nel 2006 in Germania:
“Ho forti emozioni perché il Mondiale per un giocatore è il massimo. Nel 2006 c’erano giocatori con più esperienza internazionale e questo vuol dire tanto. Però la voglia penso sia la stessa: c’è un buon gruppo e, nelle grandi manifestazioni, questo fa la differenza. Speriamo di assomigliare tanto a quel Mondiale del 2006. Io ho otto anni in più, ho più esperienza e ho qualche responsabilità in più”.
Tornando a parlare della prossima sfida:
“Dovremo stare molto attenti sui loro calci piazzati: sono molto pericolosi per come battono e come colpiscono in area, sono dettagli importanti che non dovremo sbagliare; speriamo di ridare compattezza a questa difesa: ultimamente abbiamo preso qualche gol di troppo. Mi auguro che i nostri attaccanti riescano a metterli in difficoltà, hanno una retroguardia molto arcigna ma abbiamo provato diverse cose per metterli in difficoltà; sicuramente dovremo giocare palla a terra e uscire fuori dalla loro marcatura”.