Accoglienza molto calorosa, come avviene sempre quando un giocatore del Cagliari partecipa all’iniziativa “Lo stadio dei bambini”. A riceverla è stato l’attaccante brasiliano Nenè che, per la seconda tappa stagionale del “tour delle scuole”, si è recato alla “Casa del fanciullo – La Salle” di Monserrato. Davanti a circa 150 piccoli studenti, Nenè ha risposto a tante domande e parlato della sua permanenza cagliaritana e del suo rapporto con città e compagni.
Una “relazione”, calcistica e non solo, felice e per questo ringrazia Cellino che lo portò nell’Isola dopo l’exploit portoghese: “Sono felice di essere a Cagliari e ringrazio il Presidente Cellino di avermi dato quest’opportunità. Quando ho saputo del trasferimento, ho subito raccolto informazioni sulla città attraverso Internet, e ho accettato subito, d’accordo con mia moglie e mia figlio”.
Nenè ha poi soddisfatto alcune curiosità sulle sue origine e sul come si sia avvicinato al mondo del calcio: “Da piccolo facevo il portiere, ma non ero molto bravo. Allora l’allenatore mi spostò all’attacco, ruolo che mi piace decisamente di più. E’ importante sudare in allenamento: i gol della domenica sono frutto del lavoro svolto durante la settimana. Ho iniziato la mia carriera professionistica a 18 anni, nel Santos”.
Come fatto dalla società a più riprese, anche con l’ultima iniziativa dei mini abbonamenti, Nenè ha approfittato dell’incontro odierno per chiamare a raccolta i tifosi nelle prossime partite e ringraziarli per il sostegno ricevuto finora: “Mi è piaciuta tanto l’accoglienza che mi hanno riservato – dice con un sorriso – E’ bello sentire l’affetto dei tifosi. Sono loro che ci danno la forza per ottenere le vittorie. In modo particolare se sono tifosi così giovani ed entusiasti”. Il centravanti si è poi soffermato sulla prossima gara in terra friulana. Dove spera di partire ancora titolare: “Mi sento bene e mi sono sbloccato. Il mister a fine partita mi ha fatto i complimenti. Spero di fare una bella partita anche a Udine. Sarebbe importante fare risultato per migliorare la classifica”. Una delle specialità del brasiliano è sicuramente il calcio di punizione, ma non sempre è facile tirarle, vista la concorrenza interna: “Ma anche Lazzari e Conti tirano benissimo. Ci alterniamo all’esecuzione”.
Sguardo a Udine e al record di gol stabilito l’anno scorso, senza scomporsi se ogni tanto occorre andare in panchina: “Non importa se ho giocato poco. E’ il mister che decide. Io mi alleno bene e do sempre il massimo. L’anno scorso sono andato a rete 8 volte: un buon bottino. Vorrei fare meglio, ho iniziato domenica e spero di proseguire così”.
[Fabio Frongia – Fonte: www.tuttocagliari.net]
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