In Italia, il “problema arbitri” è oggetto di indagine ed è particolarmente seguito come in nessuna
altra parte del mondo. Infatti, l’evoluzione del gioco, la velocità, l’interesse che il calcio genera, fa
sorgere sempre più polemiche come accade anche negli altri campionati del continente. Al vaglio
tutte le proposte che possano “aiutare” i direttori di gara a svolgere al meglio il proprio lavoro. Il 7-
8 marzo, in Scozia verranno valutate tutte le opportunità per risolvere questi problemi
dall’International board: dal pallone col microchip agli arbitri degli “ultimi diciotto metri”. La
situazione che si respira in Italia è certamente frutto di una inadeguatezza tecnica della nuova
classe arbitrale che va combattuta, necessariamente, attraverso lo studio approfondito delle
situazioni di gioco da parte dei direttori di gara, ma che potrebbe anche essere eliminata dando
qualche “aiuto” ai giudici. La questione calcio e tecnologia si ripropone in un momento, non per
nulla nuovo, nero, almeno degli arbitri. L’I.F.A.B. (acronimo di International Football Association
Board) è l’organismo internazionale composto da 8 membri incaricato di stilare ed,
eventualmente, rivedere, le regole del gioco del calcio. A tale organismo è anche demandato il
compito, se necessario, di emanare regole aggiuntive, è pronto a valutare le soluzioni che
saranno proposte per superare le polemiche e garantire un più imparziale svolgimento delle gare. Ancora fermo il progetto che porta la moviola in campo, né le richieste della Fa (acronimo di Football Association Challenge Cup, abbreviata in F.A. Cup in italiano detta anche Coppa
d’Inghilterra è la coppa nazionale di calcio inglese), né la sperimentazione del Cnr a Udine,
saranno all’ordine del giorno nella riunione che si terrà il 7-8 marzo in Scozia, dove, invece,
saranno vagliate le proposte riguardanti la palla con il microchip e i giudici "degli ultimi diciotto
metri". Quest’ultima soluzione sarà sperimentata solo il prossimo autunno in un mondiale under
21 femminile. La doppia proposta, fortemente sponsorizzata dal presidente della U.e.f.a., Michel
Platini, è stata approvata durante la prima seduta della nuova Commissione per le strategie della
Fifa, presieduta proprio da Platini, a Zurigo, e deriva direttamente dal via libera che a marzo
l’International Board - l’unico organismo preposto alla revisione e alle eventuali modifiche al
regolamento di gioco - aveva dato all’introduzione di tecnologie in grado di aiutare gli arbitri a
decidere sui gol fantasma. - articolo letto 1252 volte