Aspettando gli Europei: storia della Nazionale dal '94 ad oggi (14°parte)
Ma tutte queste assurde provocazioni non hanno fatto altro che caricarci maggiormente in vista di un match già delicato di suo che non potevamo fallire dopo due lustri di amarissime delusioni ancora non smaltite adeguatamente. COLPO GROSSO IN ZONA DEL PIERO - In campo la Germania può naturalmente giovarsi degli affetti del pubblico casalingo che “invade” lo stadio di Dortmund, dove fra l’altro i panzer non avevano mai perso. La partita verrà dominata dall’inizio alla fine dagli azzurri che concederanno solo qualche palla gol puntualmente neutralizzata da superman Buffon o dal monumento Cannavaro. Le ali difensive lasciano un po’ a desiderare ma gli uomini di Klinsmann non ne approfittano come dovrebbero, persino Klose appare opacizzato dalla stanchezza accumulata nei match precedenti… A centrocampo Pirlo imposta alla bene e meglio ma non filtra come dovrebbe, ed i vari elementi di reparto non sono da più. Totti è ancora un peso ed in avanti Toni sembra ritornato in letargo. Ciononostante la nostra contendente non fa tesoro della non smagliante condizione del Pupone & c. e i nostri azzurri possono imporre il loro non entusiasmante gioco. Tuttavia il risultato non si schioda e si va ai supplementari: il ricordo del ’70, coi nostri capaci di imporsi 4-3 per una partita entrata nella leggenda, può farsi avanti. Nel frattempo Gilardino rileva Toni e Iaquinta sostituisce l’incolore Camoranesi. Dopo 39’’ del primo tempo supplementare Gilardino colpisce il palo e dopo neanche un minuto è traversa con Zambrotta. Sembra una maledizione. Lo 0-0 appare destinato ad essere il risultato definitivo, sennonché il nostro C.T. ha un’illuminazione (si fa per dire), esaudendo il desiderio di milioni di tifosi nostrani: si ricorda di aver lasciato in panchina un certo Del Piero, che in momenti come questi non tradisce quasi mai. Al 13° p.t.s. subentra per Perrotta, passano pochi minuti e già Alexinho semina il panico nell’area avversaria. A tre minuti dai rigori batte un calcio d’angolo (dalla bandierina Totti aveva regolarmente servito Lehmann…) decentemente e dagli sviluppi nasce l’assist di Pirlo per Grosso che insacca inesorabilmente alla dx del portiere. L’Italia grida a squarcia gola la propria gioia, ma per gioire definitivamente mancano diversi secondi e un po’ tutti pensano alla finalissima dell’Euro ’00 quando fummo raggiunti da Wiltord a 30’’ ca. dal titolo europeo. Ma al colpo definitivo del k.o. ci pensa proprio lui, Alex Del Piero (assist di Gilardino) con un gol alla…Del Piero in zona Cesarini, anzi no, in quella che ormai da quest’anno può esser ribattezzata col suo nome, visto che per Pinturicchio si tratta dell’ennesimo gol last minute negli ultimi mesi… Aspettavamo l’acuto di Totti, è arrivato quello di Del Piero, al suo 11° anno in azzurro che ne fanno il veterano in attività (78 caps conditi da 26 gol, ad un centro dal mostro sacro Baggio). Così l’Italia scrive un’altra pagina leggendaria della propria storia. IL DRAMMA DEL CALCIO ITALIANO - Poco prima dell’incontro contro l’Ucraina era arrivata nel ritiro azzurro di Duisburg la drammatica notizia del tentato suicidio di Pessotto [a proposito, l’ex difensore bianconero sta meglio, è cosciente, ha saputo della vittoria italiana e del “gollissimo” di Del Piero (il 2° ai Mondiali, il primo lo aveva dedicato al padre scomparso, a lui dedicato) e vedrà al 90% la Finalissima di domenica]. Oggi, neanche a farlo apposta, a demoralizzare e di seguito deconcentrare (rischiando di compromettere l’esito della semifinale) il gruppo di Lippi, prima della partitissima, ci aveva pensato l’affare Calciopoli. Il procuratore federale Stefano Palazzi chiede pene mai ascoltate in un secolo e più di calcio italiano: retrocessione in C (e 6 punti di penalizzazione) per la gloriosa Juventus mai arrivata a retrocedere, e revoca degli ultimi due scudetti; retrocessione in B (con annessa penalizzazione di 15 punti!) per Lazio e Fiorentina; retrocessione in B (soli 3 punti di penalità) anche per il Milan. Inutile dire come per il futuro del calcio le previsioni siano drastiche e, per così dire, rivoluzionarie. C’è un mondo da ripulire da virus letali per il sistema e giustamente vanno soppressi. Fra le richieste formulate dall’accusa ricordiamo l’inibizione per un lustro, con proposta di preclusione dalle attività in seno alla FIGC (radiazione) di L.Moggi (dg Juve all’epoca dei fatti), Giraudo (Juve) Meani (dg Milan), Carraro (pres. FIGC), I.Mazzini (ex vice presidente FIGC), A.Della Valle (pres. Fiorentina), Diego Della Valle (pres. Onorario “viola”), Mencucci (manager della Fiorentina), C.Lotto (pres. Lazio). Stessa pena si profila anche per i designatori Bergamo e Pairetto. Idem per il pres. AIA Tullio Lanese. Fra gli arbitri i coinvolti sono: De Santis, Dondarini, Messina, Rodomonti, Bertini, Rocchi, Tagliavento. Richiesti 2 anni per Galliani (vice pres. Milan e pres. Lega Calcio), Mazzei (designatore guardalinee), 1 anno per gli arbitri Paparesta, fra i guardalinee Babini e Pugliesi, fra gli osservatori arbitri Ingargiola. Peccato però che i tifosi ed i giocatori di queste squadre debbano pagare per qualcosa di cui erano ignari. Pensate ad un uomo modello come Del Piero, che mai e poi mai si farebbe coinvolgere in certi affari, a causa di certi individui di malaffare “costretto” a sfornare assist, goals e magie varie in serie B o C, senza la vetrina delle coppe europee… - articolo letto 205 volte